Cassazione: Foto con cellulari (Mms) scattate in ambiente di lavoro

Interferenze illecite nella vita privata (art. 615 c.p.)

La Corte di Cassazione, Sezione Quinta Penale, con sentenza del 27 marzo 2006 n. 10444(ud. 5/12/2005), ha affermato che anche scattare una foto con il cellulare (mms) all’insaputa o contro la volontà di chi ha lo “ius excludendi” sul luogo di lavoro può integrare il reato di cui all’art. 615 bis c.p..
Il legislatore – ha chiarito la Corte – avrebbe con tale norma inteso sanzionare le incursioni abusive (ancorché non fisiche) nella vita privata altrui, fissate con strumenti tecnici suscettibili di riprodurre la violazione di ambiti riservati e preclusi all’osservazione indiscreta dei terzi.
La lesione della riservatezza può pertanto consumarsi, attraverso illecite interferenze, anche nei locali ove si svolge il lavoro dei privati (studio professionale, ristorante, bar, osteria, negozio in genere). La facoltà di accesso da parte del pubblico – ha evidenziato la Corte – non fa venire meno nel titolare il diritto di escludere singoli individui non autorizzati ad entrare o a rimanere.

Presidente G. Lattanzi, Relatore A. Amato.

AG

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