Cassazione Penale, Sez. 4, 22 giugno 2021, n. 24417 – Infortunio mortale durante i lavori di messa in sicurezza di una parete rocciosa. Insufficiente lunghezza della corda e assenza di un sistema di blocco di fine corsa. Mancanza di formazione.
In questa sentenza la Suprema Corte ha ribadito che «il datore di lavoro che non adempie agli obblighi di informazione e formazione gravanti su di lui e sui suoi delegati risponde, a titolo di colpa specifica, dell’infortunio dipeso dalla negligenza del lavoratore il quale, nell’espletamento delle proprie mansioni, pone in essere condotte imprudenti, trattandosi di conseguenza diretta e prevedibile della inadempienza degli obblighi formativi». Va precisato inoltre che «l’adempimento di tali obblighi non é escluso né é surrogabile dal personale bagaglio di conoscenza del lavoratore, formatosi per effetto di una lunga esperienza operativa, o per il travaso di conoscenza che comunemente si realizza nella collaborazione tra lavoratori, anche posti in relazione gerarchica tra di loro».
Analizzando il caso di specie, la Corte di Cassazione ha anche ribadito che «in un giudizio di valore la maggiore agilità o speditezza del lavoro non può superare la necessaria adozione dei presidi di sicurezza».
Fonte: Olympus.uniurb