Cassazione Penale, Sez. 4, 27 febbraio 2024, n. 8380 – Minore urta contro una vetrata dell’esercizio commerciale. Requisiti dei luoghi di lavoro e tutela dei terzi.
Nel caso di specie trovavano applicazione le disposizioni contenute nell’allegato IV, recante norme attinenti ai «requisiti dei luoghi di lavoro»; tra cui, in particolare, quella contenuta al punto 1.3.6, in base alla quale «Le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, devono essere chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza fino all’altezza di 1 metro dal pavimento, ovvero essere separate dai posti di lavoro e dalle vie di circolazione succitati in modo tale che i lavoratori non possano entrare in contatto con le pareti, né rimanere feriti qualora esse vadano in frantumi. Nel caso in cui vengano utilizzati materiali di sicurezza fino all’altezza di 1 metro dal pavimento, tale altezza è elevata quando ciò è necessario in relazione al rischio che i lavoratori rimangano feriti qualora esse vadano in frantumi».
Giudicato fondato il ricorso per cassazione degli esercenti la responsabilità genitoriale sul minore, articolato su due motivi di impugnazione: l’inosservanza della legge nella parte in cui le sentenze di merito hanno ritenuto non applicabili nel caso di specie le norme del d.lgs n. 81/2008 e l’inosservanza della legge nella parte in cui le sentenze di merito avevano ritenuto non applicabili nel caso di specie le norme UNI.
Fonte: Olympus.uniurb