Cassazione Penale: Responsabilità del datore di lavoro e del preposto per caduta mortale dall’impalcatura

Cassazione Penale, Sez. 4, 27 dicembre 2018, n. 58248 – Caduta mortale dall’impalcatura. Responsabilità del datore di lavoro e del preposto.

In questa sentenza la Suprema Corte ha ribadito che “in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, in caso di lavorazioni eseguite ad altezza superiore a due metri, sul datore di lavoro incombe l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica del lavoratore ed idonee, come nella specie, a prevenire cadute dall’alto”. Dunque al lavoratore “addetto ad attività in quota, dovevano essere consegnati un ponteggio a norma, cioè stabile e munito di barriere di protezione, e le dotazioni di sicurezza individuali (casco, tavola fermapiede, cinture di sicurezza) previste dalla legislazione antinfortunistica”.

“La responsabilità dell’evento mortale è stata quindi del tutto correttamente attribuita” al “datore di lavoro e naturale destinatario degli obblighi nascenti dalla normativa antinfortunistica e garante della sicurezza” ed al fratello “concretamente incaricato di sovraintendere all’esecuzione dei lavori presso i vari cantieri aperti dall’impresa”.

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