Cassazione Penale: Responsabilità del DL-RSPP per la caduta mortale del lavoratore in un’apertura sul tetto

Cassazione Penale, Sez. 4, 22 giugno 2018, n. 29087 – Responsabilità del DL-RSPP per la caduta mortale di un lavoratore in un’apertura praticata sul tetto.

In questa sentenza la Corte di Cassazione si è così pronunciata: “Risultano irrilevanti la dinamica della caduta e conseguentemente anche le relative istanze istruttorie formulate, in quanto non escluderebbero, comunque, la violazione dell’art. 68 del d.lgs. del d.P.R. n. 164 del 1956 ed il nesso di causalità, poiché, laddove fossero stati adottati i presidi di sicurezza prescritti, la caduta non si sarebbe verificata e, a prescindere dalla sua dinamica e dalla specifica operazione in corso, il comportamento del lavoratore non presenta alcun profilo di abnormità.”

Inoltre “solo per completezza occorre sottolineare che non sussiste un principio di affidamento, da parte del datore di lavoro, relativamente al corretto operato delle altre imprese, in quanto l’importanza del bene giuridico tutelato impone a ogni datore di lavoro di verificare la sicurezza dei luoghi.”

La Suprema Corte ha poi anche ribadito che “in tema di infortuni sul lavoro, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori ha una funzione di autonoma vigilanza che riguarda la generale configurazione delle lavorazioni, e non anche il puntuale controllo, momento per momento, delle singole attività lavorative, che è demandato ad altre figure operative (datore di lavoro, dirigente, preposto), per cui eventuali inadempimenti del coordinatore per l’esecuzione dei lavori non escluderebbero, nel caso di specie, la responsabilità del datore di lavoro”.

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