La sentenza affronta la responsabilità di un datore di lavoro che aveva posto a disposizione di un lavoratore un macchinario non idoneo ai fini della sicurezza e della salute, seppur marcato CE.
Durante la lavorazione il dipendente subiva l’infortunio.
Il Tribunale in primo grado comminava nei confronti del datore la pena di venti giorni di reclusione.
A seguito di ricorso, la sentenza della Corte d’Appello confermava la decisione di primo grado.
Avverso tale sentenza è stato proposto ricorso.
Il ricorso è stato dichiarato infondato e, pertanto, rigettato.
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