CEI, inchiesta pubblica per un progetto di norma sui rischi d’incendio nei sistemi fotovoltaici

In via di definizione il progetto CEI C1320 dal titolo: “Rischio d’incendio nei sistemi fotovoltaici – Comportamento all’incendio dei moduli fotovoltaici installati su coperture di edifici: protocolli di prova e criteri di classificazione”. La norma è sottoposta a inchiesta pubblica fino al 15 maggio 2023.

 

Il Comitato Elettrotecnico Italiano ha presentato un nuovo progetto di norma relativo alla sicurezza antincendio dei sistemi fotovoltaici che sarà in inchiesta pubblica fino al 15 maggio 2023.

Il documento contiene la descrizione di alcuni protocolli di prova e dei relativi criteri per la classificazione del comportamento all’incendio di moduli fotovoltaici applicati su diverse tipologie di tetto, definiti tetti FV.
In particolare, i contenuti sono relativi a moduli fotovoltaici applicati su coperture di edifici, comunemente definiti “BAPV” (Building Applied PhotoVoltaics) e fa seguito al CEI TR 82-89:2021 “Rischio d’incendio nei sistemi fotovoltaici – Comportamento all’incendio dei moduli fotovoltaici installati su coperture di edifici: protocolli di prova e criteri di classificazione” che riprende e integra con risultati e considerazioni frutto di attività recentemente svolte.

Le ragioni che hanno evidenziato l’utilità di sviluppare tali strumenti per la classificazione del comportamento all’incendio dei tetti fotovoltaici risiedono principalmente nel numero non
trascurabile di incendi che hanno coinvolto impianti fotovoltaici installati su edifici. In Italia, vi sono stati complessivamente 2.500 incendi in attività con la presenza di impianti fotovoltaici che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. In diverse occasioni l’impianto fotovoltaico è stata la causa scatenante l’incendio, altre volte è stato coinvolto da incendio sviluppatosi per altre cause, in alcuni casi non si è potuto accertare in modo univoco e condiviso la causa. In molti casi, tuttavia, la presenza dell’impianto fotovoltaico è stata causa rilevante del contributo peggiorativo alla propagazione dell’incendio, sia verso l’esterno dell’attività, sia verso l’interno.

L’importanza di quanto esposto si amplifica in una situazione nella quale il fotovoltaico ha vissuto e sta vivendo un’intensa fase di crescita. Infatti, alla fine del 2021, gli impianti fotovoltaici in esercizio in Italia hanno raggiunto quota 1.016.083, con una potenza installata complessiva pari a circa 22,594 GW (+944 MW rispetto al 2020) e, nel corso dell’anno, hanno generato più di 25 TWh. Tali fenomeni hanno contribuito alla creazione di un processo teso principalmente a sviluppare una regolamentazione di prodotto e di metodologia di installazione finalizzata a minimizzare il rischio d’incendio relativo agli impianti fotovoltaici in copertura o sulle facciate degli edifici.
Questo processo, in un futuro nel quale la presenza della fonte fotovoltaica sarà ancor più diffusa e rilevante, considerando la crescente domanda energetica, ha coinvolto diversi attori quali Autorità di controllo, Enti di normazione e produttori di moduli fotovoltaici.

Scopo del documento è proporre soluzioni utili per la classificazione del comportamento all’incendio di un impianto fotovoltaico installato sulla copertura di un edificio, comunemente definito BAPV. In particolare, la potenziale utilità di tali soluzioni risiede nella possibilità di rendere disponibili parametri di pericolosità da utilizzare durante la fase di progettazione della sicurezza asntincendio di tetti FV. Ciò in un contesto che vede il numero di incendi coinvolgenti sistemi fotovoltaici associati ad edifici essersi assestato su valori non trascurabili.

Fonte: CEI

Vai al progetto CEI C1320 “Rischio d’incendio nei sistemi fotovoltaici – Comportamento all’incendio dei moduli fotovoltaici installati su coperture di edifici: protocolli di prova e criteri di classificazione”…

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