Censis: infortuni diminuiti del 8% negli ultimi 4 anni

Si riducono gli incidenti sul lavoro, ma deve aumentare lo sforzo delle imprese per garantire la sicurezza

-8% di infortuni nel periodo 2009-2011. Indici di infortunio più bassi per le imprese certificate (27% in meno per la frequenza e 35% in meno per la gravità), aumentate di 7 volte negli ultimi quattro anni

Si riducono gli incidenti sul lavoro, ma deve aumentare lo sforzo delle imprese per garantire la sicurezza

-8% di infortuni nel periodo 2009-2011.

Indici di infortunio più bassi per le imprese certificate (27% in meno per la frequenza e 35% in meno per la gravità), aumentate di 7 volte negli ultimi quattro anni.

Gli infortuni sul lavoro sono stati 790mila nel 2009, 775mila nel 2010, 726mila nel 2011, con una riduzione dell’8% nel triennio. In flessione anche gli incidenti mortali sui luoghi di lavoro: 1.053 nel 2009, 973 nel 2010, 930 nel 2011 (-11,7%). È questo il frutto dei maggiori controlli degli ultimi anni e delle campagne di informazione e sensibilizzazione per una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro.

Presentato l’Osservatorio Accredia «Salute e sicurezza sul lavoro» realizzato in collaborazione con il Censis e il contributo di Inail e Federchimica.

«In un contesto produttivo frammmentato come il nostro – ha detto Giuseppe De Rita, presidente del Censis – per molte imprese è difficile concentrarsi e investire su elementi che vanno oltre l’aspetto dell’efficienza e della ricerca di nuovi mercati. In questa logica, la sicurezza sui luoghi di lavoro rischia di assumere un ruolo marginale, anche se negli ultmi anni sono stati fatti molti passi in avanti. Eppure è noto che un’impresa attenta alla sicurezza dei lavoratori è anche un’azienda più efficiente della media perché spinta a razionalizzare i processi interni e a monitorare costantemente i fattori di rischio. È per questi motivi che occorre continuare a battere su questo tema – ha continuato De Rita – agevolando l’adozione di sistemi di gestione per la sicurezza sul lavoro con programmi ad hoc ed eventualmente con incentivi soprattutto a sostegno dell’impresa minore. La diffusione di una più profonda cultura della sicurezza rappresenta a mio parere il vero salto di qualità che il tessuto produttivo dovrebbe compiere, il che significa che in un Pese di localismi d’impresa, di distretti produttivi e di reti lunghe e corte sparse per il territorio, la gestione della sicurezza non dovrebbe neanche più essere un fatto limitato alla singola impresa, ma un processo di filiera che coinvolga le fasi a monte e a valle di ciascuna azienda».

Fonte: CENSIS

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