Chiamate di emergenza: l’UE vuole migliorare il sistema

Il 112 non funziona come dovrebbe e quindi la Commissione europea ha invitato gli Stati membri dell’UE a migliorare la loro capacità di risposta allo stesso 112. Il numero unico di emergenza può ora essere chiamato da qualsiasi telefono, fisso o mobile, nei 25 paesi dell’UE, ma di fatto non funziona come dovrebbe. E intanto sono stati aperti nuovi procedimenti contro diversi Stati membri contro eventuali infrazioni della normativa in materia di telecomunicazioni.

Il 112 non funziona come dovrebbe e l’Unione europea interviene non soltanto per invitare gli Stati membri a migliorare la loro capacità di risposta alle chiamate del 112, il numero unico di emergenza, ma interviene con una nuova serie di procedimenti contro eventuali infrazioni della normativa UE in materia di telecomunicazioni. Infatti la Commissione ha istruito nuove pratiche d’infrazione contro vari Stati membri (Danimarca, Malta, Portogallo, Svezia, Belgio, Lussemburgo, Slovacchia,e Germania con 2 procedure). E’inoltre in corso l’invio ad otto Stati membri (Estonia, Lussemburgo, Grecia, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia, Italia e Portogallo) di un parere motivato, che costituisce l’apertura della seconda fase dei procedimenti di infrazione. La maggioranza delle pratiche in questa nuova fase riguarda il mancato completamento dell’analisi dei mercati destinata a valutare lo status della concorrenza sui mercati nazionali delle telecomunicazioni o il fatto che le informazioni relative all’ubicazione del chiamante non sono state ancora messe a disposizione delle autorità incaricate dai servizi di soccorso. Comunque, il 12 ottobre scorso, la Commissione ha anche chiuso 9 pratiche a seguito della soddisfacente attuazione della normativa UE negli Stati membri interessati. Per quanto riguarda l’Italia (nonché Grecia, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia e Portogallo), la Commissione riceveranno dalla Commissione un parere motivato per non avere messo a disposizione le informazioni sull’ubicazione del chiamante per tutte le chiamate al Numero unico di emergenza europeo 112.
Con l’invio di questi nuovi procedimenti, la Commissione europea intende sollecitare gli Stati membri a migliorare il sistema di chiamata del 112. Tale numero di emergenza europeo è nato in particolare per i cittadini in viaggio all’estero, affinché possano ricordare un numero unico ovunque si trovino. Infatti il 112 rappresenta un sfida ambiziosa per tutti i paesi in quanto presuppone un coordinamento tra diversi organismi pubblici a livello nazionale e locale.
Come ha dichiarato Viviane Reding, commissario responsabile della società dell’informazione e dei mezzi di comunicazione, “La Commissione continua a vegliare attentamente alla corretta attuazione del quadro normativo comunitario per le comunicazioni elettroniche. Si tratta di un aspetto cruciale, soprattutto se si tiene conto delle consultazioni attualmente in corso sul futuro di tale quadro normativo. E’estremamente importante che le autorità nazionali di regolamentazione delle telecomunicazioni compiano l’analisi dei mercati, così che vengano apprestati i rimedi eventualmente necessari a garantire un’efficiente concorrenza a beneficio dei consumatori e delle imprese nell’UE. Analogamente, in tutti gli Stati membri urge affrontare il problema della disponibilità delle informazioni sull’ubicazione del chiamante per il numero di emergenza unico europeo 112”.

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