CIA: i voli segreti in Europa- Le prime prove

In questa intervista all’europarlamentare Claudio Fava che, insieme al deputato conservatore portoghese Carlos Coelho, è stato chiamato, il 18 gennaio scorso a far parte della Commissione d’inchiesta del Parlamento europeo per indagare sulle attività della CIA in Europa, con particolare riferimento alla violazione dello spazio aereo, fornisce le prime prove sulle accuse formulate circa la complicità di funzionari di alcuni governi dell’Unione.

La controversia sull’eventuale presenza di centri di detenzione segreti della CIA in Europa e sulla politica di “consegne speciali” adottata per trasferire sospetti terroristi utilizzando lo spazio aereo europeo ha dato luogo al Parlamento europeo di votare, il 18 gennaio scorso, alla costituzione di una commissione multipartitica di membri per indagare sulle e sull’eventualità che i fatti abbiano comportato “rapimenti…torture, trattamenti disumani o degradanti..”.
A far parte di tale Commissione, presieduta dal deputato conservatore portoghese Carlos Coelho, fu eletto come relatore il deputato italiano del gruppo socialista europeo Claudio Fava, che in questi giorni ha stilato la prima relazione della Commissione parlamentare europea.
Lo scopo istituzionale della nostra Commissione – dichiarò Claudio Fava – è di ricercare la verità, vale a dire accertare se eventuali centri di detenzione segreti della CIA siano stati creati sul territorio europeo e se vi sia stata cooperazione da parte dei governi degli Stati membri ol candidati nella pratica delle “consegne speciali”. Vi è anche un obiettivo politico: riaffermare il ruolo centrale dei diritti umani e dare priorità alla loro salvaguardia, anche nella lotta contro il terrorismo”.
Ebbene, nell’intervista di Claudio Fava, resa nota dal gruppo PSE del Parlamento europeo, emerge un primo bilancio dei risultati dai quali emergono le prove che ci sono stati più di mille voli CIA atterrati, per fini illegali, negli aeroporti europei.
Nel frattempo, un rapporto investigativo che il Consiglio d’Europa ha affidato al Parlamentare svizzero Dick Marty e reso noto dalla stampa internazionale in questi giorni afferma che anche l’Italia è fra i 14 paesi europeo complici degli abusi compiuti dall’intelligence USA ai danni di individui sospettati di terrorismo. Secondo il rapporto del Consiglio d Europa 2 le responsabilità italiane, che riguardano il precedente di Governo di centro destra, consistono nell’avere autorizzato scali intermedi per gli aerei che trasferivano le persone illegalmente arrestata, e nella mancata collaborazione con gli inquirenti. Quest’ultima accusa è rivolta esplicitamente all’ex ministro della Giustizia, il leghista Castelli.

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