CIPRA, Giornata internazionale delle montagne

In occasione della Giornata internazionale delle montagne, dell’11 dicembre, la CIPRA con alpMonitor pone l’accento sul contributo fornito dalla società allo sviluppo sostenibile.

Per molto tempo a occuparsi di protezione dell’ambiente sono stati scienziati e naturalisti. Al più tardi dalla Conferenza delle Nazioni Unite di Rio del 1992, lo sviluppo sostenibile mette in collegamento la questione ambientale con quella dello sviluppo. Il concetto ha fatto breccia, almeno a parole, anche sul palcoscenico della politica. I fondamenti tecnici e scientifici sono disponibili. Finora tuttavia, le idee e i concetti relativi allo sviluppo sostenibile sono riusciti a radicarsi nella mentalità delle persone solo con difficoltà. Affinché lo sviluppo sostenibile non resti allo stato di mera enunciazione di un obiettivo sociale e politico, ma possa tradursi in azione, serve il contributo di tutti. Esso potrà attuarsi solo prendendo le mosse dal centro della società. Con il progetto alpMonitor, la CIPRA – Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, organizzazione che ha le sue radici nella protezione dell’ambiente, rafforza il contributo della società allo sviluppo sostenibile attraverso un’azione di osservazione, monitoraggio e documentazione e segnalando inconvenienti e proposte di soluzione.

La Giornata internazionale delle montagne, che ricorre l’11 dicembre, rappresenta un’opportunità per richiamare l’attenzione sulla situazione delle regioni di montagna. Tenendo presente l’obiettivo di garantire una buona vita nelle Alpi e consentirla anche alle
generazioni future, la CIPRA con alpMonitor, in collaborazione con un gruppo di esperti, ha delineato un quadro tematico di riferimento costituito da cinque campi d’azione principali: il turismo, il rapporto tra natura e uomo, l’innovazione sociale, abitazione e lavoro e nuove forme di pianificazione territoriale quale strumento di coordinamento complessivo.
Il percorso si orienta al principio guida della sufficienza, della solidarietà e alla richiesta di processi decisionali partecipativi.

Fonte: CIPRA

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