Il progetto, che ha visto coinvolti 18 enti locali,ha preso il via nell’ ottobre 2001 ed è stato approvato e cofinanziato dalla Commissione nell’ ambito del programma LIFE-AMBIENTE
A livello locale, nelle grandi città come nei piccoli centri abitati, la questione ambientale è un problema molto concreto: si tratta di controllo dell’ inquinamento e di qualità del territorio, di politiche di protezione e di opportunità strategiche, di disponibilità delle risorse e della loro distribuzione sociale. Per andare verso la sostenibilità, gli amministratori pubblici hanno bisogno di nuovi e semplici strumenti, idonei a rilevare, contabilizzare, gestire e comunicare i costi e i benefici ambientali di tutte le proprie azioni nel territorio. E da questa strumentazione possono nascere progetti innovativi, confronti importanti, politiche nuove. Ebbene, per intraprendere questa politica territoriale è nato CLEAR ( City and Local Environmental Accounting and Reporting), ovvero Progetto per la contabilità e il report ambientali di città e comunità locali che prevede la realizzazione e l’ approvazione di ” bilanci verdi” da parte di un campione significativo di comuni e province del nostro paese. Si tratta del primo progetto europeo di contabilità ambientale applicata agli enti locali. Diciotto enti locali si sono coordinati per mettere a punto un metodo di lavoro comune. Gli ideatori, il capofila e i partner sono tutti italiani, ad eccezione di ECO MAIRES, che rappresenta il punto di raccordo tra questa esperienza e analoghi percorsi di altre nazioni. Il Progetto, che ha preso il via a ottobre 2001 e terminerà entro il corrente mese di ottobre 2003, è stato approvato e cofinanziato al 50% dalla Commissione europea nell’ ambito del programma LIFE-AMBIENTE.Il valore complessivo di CLEAR ammonta a 1.928.664 euro, pari a 3 miliardi e 730 milioni delle vecchie lire. CLEAR sviluppa il contenuto del primo disegno di legge di contabilità ambientale della pubblica amministrazione, presentato nel 1997 dal senatore Fausto Giovanelli, sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, e approvato dal Senato della Repubblica nella passata legislatura. Tale proposta di legge, che è stata ripresentata, ed è ora ll’ esame della Commissione ambiente di Palazzo Madama, raccoglie le raccomandazioni contenute nel V Programma d’ azione dell’ Unione europea in materia di ambiente, che sottolinea l’ importanza della contabilità e dei bilanci ambientali per lo sviluppo sostenibile ( vedere nel link il saggio sulla Valutazione Strategica Ambientale -VAS ).Ricordiamo che il progetto è nato per migliorare la ” governance”locale in materia di ambiente, e fornire agli amministratori strumenti pratici di supporto alle decisioni. Dopo una fase di sperimentazione iniziale, i 18 enti locali che partecipano a CLEAR hanno approvato nel 2002 un proprio bilancio ambientale, contestualmente al bilancio economico-finanziario e agli altri documenti di programmazione. Il bilancio economico-finanziario di un ente locale è lo strumento attraverso il quale l’ amministrazione assume, di fronte agli elettori, alle forze politiche e agli organismi di controllo, la responsabilità degli effetti economici delle proprie scelte di gestione. In maniera del tutto analoga, il bilancio ambientale di un comune o di una provincia registrerà le parti contabili relative alle risorse e al patrimonio naturale dell’ ente, e diventerà quindi uno strumento di valutazione degli effetti ambientali di tutte le politiche attuate dall’ ente stesso. La fase finale del progetto vedrà la messa a punto del Metodo CLEAR, cioè le procedure, i modelli, le migliori pratiche e le batterie di indicatori idonei a produrre una concreta ” contabilità ambientale” per un comune e una provincia. Nascerà dunque una strumentazione, efficace e collaudata, per riconoscere ed integrare gli aspetti ambientali in tutte le politiche di gestione del territorio. Poiché l’ attività di comunicazione è parte integrante del progetto, è possibile seguire gli stati di avanzamento di CLEAR nel sito www.clear-life.it.
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