Clima, allarme degli scienziati Onu: bisogna intervenire subito

i numeri del rapporto sul cambiamento climatico

Clima, l’allarme degli scienziati Onu: dati confermati, bisogna intervenire subito.

La temperatura media della Terra dovrebbe aumentare da 0,3 a 4,8 gradi centigradi entro il 2100. Lo indica il nuovo rapporto dell’IPPC (il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici) approvato a Stoccolma.

Gli esperti rivedono al rialzo l’aumento del livello del mare, da 26 a 82 centimetri entro il 2100.

Più del 20% di CO2 rispetto a 1958

“La concentrazione di biossido di carbonio (CO2) nell’atmosfera è cresciuta di più del 20% rispetto al 1958 e di circa il 40% dal 1750”.
Lo afferma Sandro Fuzzi, ‘review editor’ del Sommario del quinto rapporto sui cambiamenti climatici dell’IPCC.

i numeri del rapporto sul cambiamento climatico (stilato ogni sei anni) del panel di esperti dell’IPCC che concludono: bisogna dimezzare le emissioni di gas serra in pochi anni. Altrimenti le temperature saliranno di 3,7 gradi e i mari di 61 centimetri con scenari apocalittici

Quello che preoccupa non sono i dati, un affinamento di previsioni già note, ma il progressivo restringersi dei margini di incertezza:
– le decine di centimetri che i mari ruberanno nell’arco del secolo,
– le onde roventi che colpiranno le città,
– la crescente violenza degli uragani fanno parte di una nuova natura
che, a suo danno, l’uomo costruisce bruciando combustibili fossili e deforestando.

E’ questa la principale novità contenuta nel quinto rapporto dell’IPCC, la task force intergovernativa dei climatologi Onu, presentato oggi a Stoccolma. Rispetto al quarto rapporto, quello del 2007, c’è un nuovo salto di conoscenza.

“E’ estremamente probabile che l’influenza umana sul clima abbia causato più della metà dell’aumento di temperatura tra il 1951 e il 2010“, si legge nel testo. Vuol dire che le probabilità che gli esseri umani stiano logorando l’equilibrio climatico su cui si è basata l’evoluzione della nostra specie sono comprese tra il 95 e il 100%.
Lo confermano i dati sui ghiacci che battono quasi ovunque in ritirata, specialmente nell’Artico dove il pack perde più del 3,5% di superficie ogni dieci anni.
Assieme al termometro – ognuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo del precedente e la prima decade del secolo ha toccato il record da quando, il 1850, vengono registrate le temperature globali – salgono anche gli oceani.

Tra il 1901 e il 2012 si è già registrato:
– un aumento di temperatura pari a 0.89 gradi
– i mari si sono alzati di 19 centimetri
– ed è “virtualmente certo” (probabilità tra il 99 e il 100%) che il ritmo di crescita è diventato più rapido negli ultimi due secoli.

A rischio ci sono un miliardo di persone che vivono nelle aree costiere: potrebbero dover sostituire la macchina con la canoa.

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