CO2, qualità dell’ aria e emissioni

La Commissione CE avvia una procedura di infrazione contro otto Stati membri

Da Rapid, il servizio Stampa e Comunicazione della Commissione delle Comunità europee, apprendiamo che il 12 aprile 2002 la Commissione stessa ha deciso di avviare procedure di infrazione contro otto Stati membri concernenti l’attuazione della legislazione comunitaria in materia di CO2, qualità dell’ aria ed emissioni atmosferiche, mediante lettere di costituzione in mora ( la prima fase delle procedure ufficiali di infrazione ai sensi dell’ articolo 226 del trattato CE). Queste lettere sono state inviate a Lussemburgo, Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna e Germania per mancata comunicazione dei dati del 2000 relativi alle emissioni di CO2 e di altri gas ad effetto serra e all’ eliminazione di CO2 mediante pozzi di assorbimento di carbonio. Si tratta di informazioni indispensabili per valutare i progressi effettuati in relazione alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e al protocollo di Kyoto. Lettere di diffida sono inoltre state inviate a Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna e Germania per non avere notificato alla Commissione le disposizioni nazionali adottate per dare attuazione alla direttiva quadro sulla valutazione e la gestione della qualità dell’ aria. Tali informazioni dovevano essere comunicate entro il 19 luglio 2001. Un’ ingiunzione formale ( sotto forma di un cosiddetto ” parere motivato”)è stata inviata a Portogallo e Irlanda per mancata comunicazione dei dati relativi alle emissioni di CO2 delle autovetture nuove, informazioni che i due paesi avrebbero dovuto fornire entro il 1° luglio 2001. Un parere motivato è stato trasmesso anche a Germania, Italia, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo per mancato recepimento nell’ ordinamento nazionale delle limitazioni relative a taluni inquinanti atmosferici. Tale recepimento sarebbe dovuto intervenire entro il 19 luglio 2001. Inoltre la Commissione ha inviato un parere motivato alla Grecia per non aver proceduto all’ adeguamento della centrale elettrica di Linoperamata/Iraklion, a Creta, avvalendosi delle migliori e più convenienti tecnologie disponibili, come stabilito dalla direttiva sulla lotta all’ inquinamento provocato dagli impianti industriali.La centrale elettrica in questione è fonte di inquinamento atmosferico a livello locale.

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