Come funzionerà il passaporto elettronico

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14-4-2006 è pubblicato il Decreto 31 marzo 2006 del Ministero degli esteri recante Disposizioni sul passaporto elettronico.

Il Decreto ministeriale citato si richiama alla legge 21 novembre 1967,n. 1185 che stabilisce le norme sui passaporti e al decreto ministeriale del 29 novembre 2005 che aveva sancito la nascita del nuovo passaporto elettronico, la cui principale novità è costituita dall’inserimento dei dati biometrici dell’intestatario in un chip (microprocessore RF/ID di prossimità), posto nella copertina del solito libretto cartaceo, della capacità di almeno 64 kb e della durata minima di dieci anni.
Per quanto concerne la domanda di rilascio, le cose non cambiano molto rispetto al passato, visto che deve essere presentata nei luoghi deputati ( questura di residenza o domicilio, o Comando dei Carabinieri competente per territorio, o Comune, se in Italia, mentre all’estero presso la rappresentanza diplomatica o i Consolati), con autocertificazione ( non servono quindi certificati di nessun genere) ed allegando le solite due foto formato tessera identiche e frontali; salvo nel fatto che , una volta accertata l’identità del richiedente, il personale preposto al rilascio di questo documento provvederà all’acquisizione, tramite scansione elettronica, della sua impronta del dito indice di entrambe le mani.

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