Commissione Europea: pubblicata la relazione finale sull’uso sostenibile dei biocidi

Pubblicata la relazione finale della Commissione Europea sull’uso sostenibile dei biocidi richiesta dall’art. 18 del Regolamento europeo sui biocidi (BPR) del 2012 per valutare se il BPR contribuisce all’uso sostenibile dei biocidi e per capire se vi sia la necessità di introdurre ulteriori misure.

Il 16 marzo 2016, la Commissione Europea (CE) ha pubblicato la relazione finale sull’uso sostenibile dei biocidi richiesta dall’art. 18 del Regolamento europeo sui biocidi (BPR) del 2012 per valutare se il BPR contribuisce all’uso sostenibile dei biocidi e per capire se vi sia la necessità di introdurre ulteriori misure, in particolare per gli utenti professionali, per ridurre i rischi da biocidi per la salute umana, animale e l’ambiente.

L’attuale regime di autorizzazione dei biocidi, che servono a debellare organismi nocivi e portatori di malattie come insetti, ratti e topi dalle piante, si svolge in due fasi: in primo luogo, il principio attivo responsabile dell’effetto biocida deve essere approvato a livello europeo, dopo una valutazione delle sue proprietà pericolose e possibili rischi; successivamente, ogni biocida deve essere autorizzato a livello comunitario o nazionale.

Secondo la CE non vi è bisogno di ulteriori regolamenti, affermando che i “rischi per la salute umana, la salute animale e l’ambiente da biocidi … sono già affrontati in modo appropriato da misure imposte attraverso le condizioni di approvazione delle sostanze attive o l’autorizzazione dei biocidi “. Inoltre la CE ha deciso di non estendere il campo di applicazione della Direttiva quadro per l’uso sostenibile dei pesticidi ai biocidi a causa della natura molto diversificata dei prodotti e della varietà di applicazione.

La relazione della CE si conclude elencando le seguenti azioni che intende perseguire con la collaborazione degli Stati membri:

– concentrare e rafforzare gli sforzi sul programma di revisione delle sostanze attive esistenti in modo da completarlo entro il 2024;
garantire che una volta che le sostanze attive sono approvate, le autorizzazioni dei prodotti – siano concesse, modificate o cancellate entro 3 anni;
– investire risorse aggiuntive per la corretta applicazione del Regolamento al fine di garantire che nessun prodotto sia immesso illegalmente sul mercato e che i biocidi siano adeguatamente etichettati;
– seguire i documenti di riferimento delle migliori tecniche disponibili (BREF) che possono essere rilevanti per i biocidi utilizzati nei processi industriali;
– incoraggiare campagne di comunicazione e sensibilizzazione per informare gli utenti finali, attraverso siti web, volantini, video, ecc .;
– promuovere lo sviluppo e l’attuazione di norme tecniche che potrebbero contribuire all’uso sostenibile dei prodotti biocidi;
– incoraggiare la ricerca sull’uso sostenibile o su alternative ai biocidi.

Fonte: ARPAT

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