La grave emergenza sanitaria in corso ha, infatti, comportato alcune criticità – quali le difficoltà a carico del settore dei trasporti, la chiusura di molti canali di destinazione delle frazioni non riciclabili, il rallentamento e financo l’interruzione delle attività produttive che utilizzano i prodotti del riciclo – che stanno mettendo a rischio l’operatività dei Consorzi. Questa situazione sta causando un progressivo congestionamento delle Filiere con il pericolo, particolarmente marcato e imminente per alcuni materiali, di una completa saturazione e conseguente potenziale interruzione delle operazioni di ritiro dei rifiuti urbani. Tale rischio è ulteriormente acuito dalla mancanza di sbocchi per le materie prime seconde, non destinate ad attività produttive di carattere strategico.
E’ necessaria, quindi, l’adozione di provvedimenti governativi urgenti per scongiurare questo scenario, sempre più prossimo. In primo luogo, occorre incrementare le capacità di stoccaggio degli impianti, anche in deroga alle previste autorizzazioni, individuando quanto prima anche spazi a termovalorizzazione e a smaltimento per le frazioni non riciclabili e gli scarti delle operazioni di selezione.
Il Sistema CONAI e i Consorzi hanno, quindi, evidenziato la necessità di un confronto con Governo e Regioni per includere questi ormai improcrastinabili interventi, nell’ambito delle prossime misure straordinarie ed urgenti, per contrastare l’emergenza epidemiologica e contenere gli effetti negativi per la collettività.