Conclusa la consultazione online sulla linea guida per l’esposizione a pesticidi

Si è da poco conclusa la consultazione pubblica online indetta dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sulle nuova linea guida riguardante l’esposizione di operatori, lavoratori agricoli, residenti e astanti ai pesticidi.

L’iniziativa, in linea con la politica di trasparenza dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, è stata realizzata con l’obiettivo di ricevere commenti dalla comunità scientifica e dalle parti interessate sul tema dell’esposizione ai pesticidi (definizione con cui si indicano genericamente i prodotti fitosanitari, ovvero le sostanze utilizzate per proteggere le colture e impedire che vengano distrutte da malattie e infestazioni).

La nuova linea guida recentemente pubblicata dall’Efsa ha lo scopo di “fornire uno strumento per la valutazione del rischio da esposizione non alimentare a pesticidi utilizzabile dalle autorità competenti, dai richiedenti l’autorizzazione all’immissione in commercio, dai valutatori del rischio, nel contesto del regolamento CE 1107/2009” spiega Giovanni Fabrizi, ricercatore Inail del Dipartimento igiene del lavoro. La linea guida non è uno strumento con validità legale, ma ogni valutazione fatta con criteri diversi da quelli dettati dal documento deve essere giustificata scientificamente.

La linea guida recentemente pubblicateaè accompagnata da un foglio di calcolo utilizzabile dai valutatori del rischio in tutti gli Stati membri per la valutazione dell’esposizione di operatori, lavoratori agricoli, astanti, residenti. Inoltre, deve poter essere utilizzata per la valutazione del rischio da esposizione a prodotti fitosanitari nei procedimenti normativi utilizzati per l’autorizzazione all’immissione in commercio. “La linea guida è un supporto indispensabile per i valutatori del rischio da esposizione a fitofarmaci perché propone uno strumento per uniformare l’approccio alla valutazione del rischio da esposizione che dovrebbe essere adottato da tutte le parti interessate” aggiunge Fabrizi.

Nel nuovo documento le categorie interessate alla valutazione del rischio di esposizione sono gli operatori – cioè chi applica il prodotto fitosanitario – i lavoratori agricoli che si trovano ad operare nel luogo in cui il prodotto è stato usato, i residenti dei luoghi in cui un fitofarmaco si utilizza e gli astanti, ovvero coloro che si trovano a passare nel momento dell’applicazione del prodotto. Individuate le categorie, la procedura per la valutazione del rischio proposta nella guida si articola in quattro livelli.

Fonte: INAIL

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