Conferenza ONU sul Clima a Lima: settimana decisiva per i negoziati

Si è aperta la settimana decisiva per i negoziati sul clima alla Conferenza delle Parti COP 20 di Lima mentre le Filippine sono state colpite da un tifone, per il terzo anno consecutivo.

Questa settimana la discussione sarà su un testo che farà da base all’accordo globale di Parigi del prossimo anno.
Il WWF, gli ambientalisti e gran parte della società civile presente a Lima non intendono consentire che l’accordo di Parigi 2015 dimentichi l’esigenza di tagliare subito le emissioni in modo molto più coerente con le previsioni scientifiche (finora dimostratesi troppo caute alla prova dei fatti, non certo allarmistiche).

Nei negoziati l’Unione Europea, il Canada, gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda e l’Australia hanno chiesto che nella bozza di testo venissero cancellati i riferimenti dettagliati per una revisione o una rivisitazione dei loro impegni per il periodo pre-2020. Una posizione davvero incomprensibile, quella dell’Unione Europea, visto che ha già raggiunto l’obiettivo del taglio del 20% delle emissioni di CO2 e quindi rischia di rigirarsi i pollici sino al 2020, perdendo così la spinta competitiva e all’innovazione su settori che ormai vedono una corsa a livello mondiale.

“L’Italia, come presidenza del Consiglio UE, ha un ruolo molto importante da svolgere: ci auguriamo interpreti il suo compito non in modo notarile tra i vari paesi dell’Unione, ma stimolando posizioni coraggiose e capaci di superare gli ostacoli, guadagnando anche in autorevolezza.” Dichiara Mariagrazia Midulla responsabile Clima & energia WWF Italia.

Notevoli ma ancora insufficienti gli impegni che si stanno prendendo per contribuire al Fondo Verde per il Clima.

Fonte: WWF

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