Rispetto alla Conferenza sul clima di Copenaghen dello scorso anno, che vide la partecipazione di importanti leader di Stato tra cui il Presidente Obama, questo appuntamento si è preannunciato più tecnico.
Tra i temi della Conferenza quello dei finanziamenti ai paesi poveri, a partire dal fondo Fast start dellUE del periodo 2010 2012.
Su questo fronte, al fondo UE mancano i fondi promessi dall’Italia.
Il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, ha promesso di mantenere gli impegni economici presi, ma senza dare cifre.
Per fronteggiare l emergenza del continuo aumento delle temperature mondiali, si parla di un investimento collettivo pari a 270 miliardi di dollari.
L’ONU punta proprio su questo vertice proprio per cercare di alzare il tiro e raggiungere un impegno di 100 miliardi di dollari entro il 2020.
Secondo una nota della Commissione europea (vedi link) la conferenza di Carcùn deve essere una tappa decisiva verso un quadro internazionale generale e giuridicamente vincolante sul clima.
A Cancùn, lUnione europea ha insistito per giungere ad un accordo su un insieme equilibrato di decisioni che aprirebbero la strada allistituzione in tempi rapidi di un quadro internazionale giuridicamente vincolante e a interventi concreti e immediati sul clima.
LUE, primo donatore mondiale, ha presentato a Cancùn una relazione completa e trasparente sui finanziamenti rapidi concessi a sostegno dei paesi in via di sviluppo.
Conie Hedegaard, commissaria europea responsabile dellAzione per il clima, ha dichiarato in proposito: LUE è disposta ad accettare a Carcùn listituzione di un quadro internazionale ambizioso.
Purtroppo altre gradi economie non lo sono.
Tuttavia, Carcùn offre l’occasione di realizzare un significativo passo avanti a livello mondiale se riusciremo ad adottare un insieme equilibrato di decisioni riguardanti molte questioni fondamentali. Occorre che la Conferenza di Carcùn ci consenta di realizzare questi progressi, altrimenti il processo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici rischia di perdere slancio e rilevanza; nessuno fino ad oggi è riuscito a trovare un altro forum più efficace. Pertanto a Carcùn si dovranno compiere progressi sostanziali.
E possibile se tutte le parti daranno prova della necessaria volontà politica.
Joke Schauyliege, ministro fiammingo per l ambiente, la natura e la cultura, che ha rappresentato la presidenza belga dell UE a Cancùn, ha dichiarato a sua volta: L azione a livello internazionale è quanto mai urgente se vogliamo limitare il riscaldamento del pianeta al di sotto di 2°C ed evitare le conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici. Il pacchetto di decisioni che l’Europa spera sarà adottato a Carcùn deve basarsi sul protocollo di Kyoto e incorporare gli orientamenti politici contenuti nell accordo di Copenaghen.
Per seguire l iter dei lavori di Cancùn collegarsi al sito web sotto riportato. :
(LG – LP)