Continua la raccolta firme CGIL per i Referendum Popolari 2025 che chiedono un lavoro tutelato, sicuro, dignitoso e stabile

Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà. CGIL invita a firmare e sostenere quattro quesiti referendari.

 

Referendum Popolari 2025 “Per il Lavoro ci metto la Firma”

Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica.
Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare.
È il momento di ribellarsi e di cambiare.
Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
Per questo CGIL chiede di mettere la propria firmare per poter cancellare attraverso un referendum alcune di queste leggi sbagliate.

QUESITO 1 – Per dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo.
Cosa si vuole cancellare?
Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/ o in modo illegittimo nel caso
in cui sia stato assunto dopo il 2015.

QUESITO 2 – Per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti.
Cosa si vuole cancellare?
Il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite.

QUESITO 3 – Per superare la precarietà dei contratti di lavoro.
Cosa si vuole cancellare?
La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee.

QUESITO 4 – Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti.
Cosa si vuole cancellare?
La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore.

Fonte: CGIL

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