Controllo, conoscenza e dati ambientali: una misura dell’ ecoefficienza

La Relazione svolta, martedì 4 novembre scorso, dal direttore generale dell’ ARPAT, Alessandro Lippi, in occasione della VIII Conferenza regionale sull’ Ambiente.

Nella giornata del 4 novembre scorso, si è svolta, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e del Ministro per l’ ambiente, Altero Matteoli, l’ VIII Conferenza regionale sull’ ambiente, promossa dalla Regione Toscana, che ha avuto come tema di riferimento ” La dimensione locale della sostenibilità”. Secondo l’ Assessore all’ ambiente regionale, Tommaso Franci, la dimensione locale della sostenibilità assume..una rilevanza notevole nel confronto sui quadri conoscitivi, sull’ analisi socio economica, sulle politiche. Il contributo della ricerca universitaria, delle agenzie regionali, in particolare ARPAT ed IRPET, delle esperienze di sostenibilità, e di tutti gli altri soggetti che quotidianamente sviluppano analisi, forniscono consulenza e propongono soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile, rappresenta una premessa fondamentale alla via dell’ ecoefficienza. Il percorso che ipotizziamo vuole applicare filosofia e metodologia di Agenda 21 ad una dimensione territoriale ampia, contrassegnata da una forte complessità ambientale, sociale ed economica. E fra i molti contributi degli interessanti contributi che sono stati portati alla Conferenza, proponiamo alla lettura dei nostri utenti la Relazione svolta dal direttore generale dell’ Agenzia regionale per la protezione dell’ ambiente della Toscana (ARPAT), Alessandro Lippi, sul tema ” Controllo, conoscenza e dati ambientali: una misura dell’ ecoefficienza”. Il Dottor Lippi, sostiene in questa relazione – che riportiamo nel link – che ” Un ambiente salubre è essenziale per la prosperità e la qualità della vita a lungo termine: e i cittadini europei, italiani e toscani esigono un elevato livello di protezione ambientale. In futuro, l’ ulteriore crescita economica e del benessere metteranno a dura prova la capacità del pianeta di continuare a far fronte al fabbisogno di risorse ed alla necessità di ridurre l’ inquinamento. Al tempo stesso, una rigorosa normativa ambientale può fungere da motore per l’ innovazione e creare nuove opportunità produttive ed occupazionali….Oggi le attività di protezione ambientale vanno trovando negli indirizzi europei di sostenibilità dello sviluppo strategie generali e percorsi operativi vieppiù complessi, articolati, fondati sulla piena collaborazione tra istituzioni di governo del territorio, organismi tecnico scientifici di controllo e di ricerca, comunità locali e società civile…In definitiva, nell’ Unione europea trent’anni di politica ambientale hanno dato vita ad un ampio, articolato sistema di controlli ambientali, che rappresentano l’ origine della conoscenza dello stato delle matrici. Infatti, la relazione di Lippi pone come punti di riferimento per misurare l’ ecoefficienza: – l’ evoluzione dei controlli, cioè il sistema dei controlli ambientali, intesi nella doppia accezione di verifica del rispetto di limiti normativi e di monitoraggio delle condizioni di stato delle diverse matrici, ovvero un sistema informativo alimentato da dati scientificamente corretti, organizzati e standardizzati, che le attività di controllo devono essere in grado di produrre attraverso lo sviluppo a monte di una capacità di pianificazione sempre più attenta e finalizzata; – la formazione del dato ambientale, come un elemento informativo capace di descrivere particolari aspetti di una matrice ( indicatori ed indici ambientali, necessari per disporre di databases con informazioni, conoscenze puntuali, parametri semplici, dati elementari); – la formazione della conoscenza , cioè di un sistema conoscitivo ambientale fondato su presupposti omogenei e condivisi sia rispetto al livello regionale che a quello nazionale ed a quello degli altri Paesi dell’ Unione europea. Insomma, l’ obiettivo deve essere quello di aumentare notevolmente la ecoefficienza cioè la produttività delle risorse, ottenendo così maggior benessere con molto meno consumo di natura.

Precedente

Prossimo