Costituito l’OSSERVATORIO SICUREZZA LAVORO presso il TRIBUNALE DI MILANO

L’Osservatorio sulla Sicurezza del Lavoro (OSL), è stato costituito sulla base di un protocollo di intesa tra il Tribunale, l’INAIL Lombardia e il CPT (comitato paritetico territoriale dell’edilizia).

Si tratta del primo Osservatorio tra magistrati, tecnici, medici, imprenditori e lavoratori per studiare e analizzare i problemi interpretativi, applicativi, operativi in materia della sicurezza del lavoro dopo la riforma del T.U. Seminario il 29/06/2010

E’ stato costituito presso il Tribunale di Milano il primo Osservatorio sulla Sicurezza del Lavoro (OSL) , sulla base di un protocollo di intesa tra il Tribunale, l’INAIL Lombardia e il CPT (comitato paritetico territoriale dell’edilizia).

Il primo Seminario il 29 giugno 2010

Relazioni:
– Raffaele GUARINIELLO (procura della repubblica di Torino)
– Bruno GIORDANO (ufficio gip – Tribunale di Milano)

Interventi
– Giovanni DE LUCA (avvocato INAIL – Brescia)
– Sergio SPADARO (procura della repubblica di Milano)
– Ugo CARDAMONE (Responsabile S.P.P. – ST MICROELETTRONICS)

Si tratta del primo Osservatorio tra magistrati, tecnici, medici, imprenditori e lavoratori per studiare e analizzare i problemi interpretativi, applicativi, operativi nella materia della sicurezza del lavoro dopo la riforma recente del testo unico sulla sicurezza (d.lvo 106/09, di riforma del d.lvo 81/08).

La gravità delle condizioni attuali della sicurezza del lavoro viene spesso misurata in termini quantitativi – attraverso i numeri dei morti e degli infortuni – dimenticando che non si tratta di un fenomeno inspiegabile da commisurare alla fatalità di taluni eventi ma di veri e propri crimini di pace, episodi delittuosi prodotti dall’incrocio tra temi sociali (immigrazione, lavoro nero, sfruttamento minorile, caporalato), economici (costi onerosi per le imprese, crisi occupazionale) e politici (scelte gravanti spesso su petizioni efficaci sul piano comunicativo ma operativamente difficoltose).

Il testo unico ha posto, rectius, riproposto alcuni temi.

1) In primo luogo emerge ancora l’esigenza di un coordinamento, di una coerenza e forse anche di una compiuta ragionevolezza dell’intervento pubblico che spesso appare frammentario, incoerente, disordinato. Le difficoltà quotidiane degli operatori pongono in modo perentorio l’esigenza di rendere proficuo, coordinato ed efficace l’intervento pubblico in materia di sicurezza del lavoro sia sul piano preventivo sia sul piano repressivo (individuazione dei responsabili, prescrizione, sospensione dell’attività, DUVRI, aggravamento delle sanzioni, rinvii di alcune disposizioni). Infatti si registrano distonie e diversità interpretative che nell’applicazione delle nuove norme creano confusione o addirittura contraddizione tra gli operatori e i magistrati.

2) In secondo luogo la nuova legislazione in materia di sicurezza ripropone l’esigenza di formazione e informazione degli operatori prima ancora che di tutti i lavoratori: questo deve spingere soprattutto gli enti preposti ad offrire una struttura formativa volta ad analizzare e studiare sia le nuove norme sia i casi che man mano la pratica presenta, fermo restando il rispetto per ogni prerogativa e competenza istituzionale, (si pensi alla delega di funzioni, agli appalti pubblici e privati, alla figura dei coordinatori nei cantieri, alla responsabilità del RSPP).

3) Il testo unico ha rifondato alcuni istituti fondamentali della responsabilità penale e ha incrementato i poteri del giudice penale fino ad abbracciare veri e propri poteri di valutazione di scelte microeconomiche. Si pensi ad esempio: alla valutazione dei modelli organizzativi e gestionali in materia di responsabilità amministrativa da reato a seguito di lesioni gravi, gravissime o mortali; alla responsabilità dell’organo di vigilanza; allo sdoppiamento tra organi apicali e datori di lavoro.

4) Si pensi infine alla sicurezza nell’ambito della pubblica amministrazione.

Pertanto si impone l’esigenza di una sede seminariale permanente che possa far incontrare operatori, tecnici, amministrativi, giuristi, medici, datori di lavoro, imprenditori, pubblici amministratori per studiare i temi della sicurezza.

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