Dai professionisti sanitari un manifesto di alleanza per un nuovo e unitario SSN

I Rappresentanti delle Federazioni nazionali e degli Ordini delle professioni sanitarie e sociali, Fnopi, Fnomceo, FnoTsrm-Pstrp, Cnop, Fofi, Onb, Fnovi, Fnopo, Fncf e il Cnoas hanno presentato il documento condiviso “Manifesto dell’alleanza tra professionisti della salute per un nuovo SSN”.

Nel corso della prima assemblea nazionale di tutte le professioni sanitarie e sociali, che si è tenuta a Roma il 23 febbraio 2019, più di un milione e mezzo i professionisti rappresentati hanno stipulato un documento che definisce le priorità per preservare un SSN nel rispetto dell’art. 32 della Costituzione.

Nel “Manifesto dell’alleanza tra professionisti della salute per un nuovo SSN” sottoscritto dalle Federazioni nazionali e degli Ordini delle professioni sanitarie e sociali, Fnopi, Fnomceo, FnoTsrm-Pstrp, Cnop, Fofi, Onb, Fnovi, Fnopo, Fncf e il Cnoas vengono condivisi un insieme di valori comuni e obiettivi prioritari per la tutela della salute.

Sei, in sintesi, le richieste avanzate al Governo e alle Regioni:
– intensificare la collaborazione con le professioni sanitarie e sociali e i loro enti esponenziali perché il SSN garantisca effettivamente e uniformemente i diritti costituzionalmente tutelati dei cittadini;
– rispettare i principi costituzionali di uguaglianza, solidarietà, universalismo ed equità alla base del Servizio sanitario e confermare il loro carattere nazionale;
– elaborare un’analisi rischi/benefici delle proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni per misurarne l’impatto sulla finanza pubblica e sulla tenuta di tutti i servizi sanitari regionali;
– adottare iniziative per parametrare il fabbisogno regionale standard anche in base alle carenze infrastrutturali, alle condizioni geomorfologiche e demografiche e alle condizioni di deprivazione e di povertà sociale;
– garantire il superamento delle differenze tra i diversi sistemi sanitari regionali anche mediante la definizione e implementazione di un Piano Nazionale di Azione per il contrasto alle diseguaglianze;
– scongiurare il rischio che sia pregiudicato il carattere nazionale del Servizio sanitario.

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