DDL Semplificazioni: CIIP e Garante privacy chiedono modifiche

DDL del Governo su Semplificazioni. CIIP e Garante privacy chiedono modifiche

Iniziativa CIIP il 24 ottobre 2012

Approvate oggi dal Consiglio dei ministri le nuove misure del cosiddetto DDL semplificazione”.

Contrarietà espressa da CIIP per alcune misure sulla sicurezza sul lavoro, che possono ridurre le misure sostanziali e non solo adempimenti formali (come sostiene il Governo).
CIIP annuncia una apposita iniziativa per proporre misure alternative a Governo, Parlamento e forze sociali (Roma, 24 ottobre ).

Per CIIP: “Semplificare si può e si deve, ma occorre”:
– semplificare SOLO gli adempimenti formali,
– non intaccare misure sostanziali
– garantire standard di controlli e sanzioni in caso di violazione

che non risultano presenti in tutte le misure approvate nel disegno di legge del Governo.

Il provvedimento del Governo conterrebbe (a titolo meramente esemplificativo e per quanto finora trapelato):

semplificazione degli adempimenti relativi alla informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori che operano in azienda fino a 50 giorni lavorativi anno (pari a quasi 2 mesi lavoro!) e ciò anche se opereranno in aziende ad altissimo rischio chimico, biologico, infortunistico, di incendio, ecc. con conseguenze pericolosissime per la sicurezza sul lavoro, soprattutto di giovani e neo assunti;

sostituzione di alcuni adempimenti relativi alla valutazione dei rischi interferenziali con un cosiddetto “incaricato”, di cui non si definiscono ne’ requisiti professionali ne’ sanzioni relative con conseguenze che potrebbero rappresentare una diminuzione delle responsabilità e sanzioni collegate per la violazione delle norme

eliminazione del silenzio rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali, con conseguenze gravissime per la tutela dell’ambiente e dei beni culturali

Forti perplessità per la nuova normativa viene espressa però dal Garante per la privacy, che precisa, ove il testo venisse confermato, si vedrebbe costretta a sollevare la questione in sede comunitaria.

Non positivo neanche il giudizio del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Avremmo preferito un decreto legge, che viene convertito in tempi più rapidi, … Non ci sono provvedimenti incisivi per la ripartenza, in particolare per ricerca, innovazione e infrastrutture”.

Giudizi severi su questo aspetto arrivano però sia dal Pd che dai Verdi. Ermete Realacci, che si schiera ad esempio contro il silenzio-assenso. “L’Italia ha già sofferto troppo per l’abusivismo e il mancato rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio”.

Nel pacchetto rientrano poi alcuni interventi per rendere la vita più facile per i cittadini. Tra questi, procedure più semplici per il cambio di residenza e la dichiarazione per la tassa dei rifiuti, che avverranno contestualmente, e il rilascio, su richiesta del diretto interessato, da parte degli Atenei, delle certificazioni dei titoli di studio anche in lingua inglese.

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