Lo stabilisce il Decreto 18 marzo 2004 del Ministero dell’economia e delle finanze, pubblicato nel S.O. n. 54 della G.U. n. 76 del 31 marzo 2004.
Forse sarebbe sfuggito all’ attenzione dell’ opinione pubblica se non fosse apparso sul quotidiano “Italia Oggi” un articolo del Prof. Gavino Maresu, docente di gestione delle imprese e degli eventi turistici presso l’ Università di Genova, nel quale ha denunciato, nello stesso tempo, il ridicolo e lo sbalordimento di quanto contenuto nel Decreto 18 marzo 2004 del Ministero dell’economia e delle finanze, pubblicato nel S.O. n. 54 della Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31 marzo 2004, recante ” Individuazione di nuove aree territoriali omogenee e aggiornamento della territorialità delle attività turistico-alberghiere” e dove all’ art. 1 si legge ” 1.Sono aggiornate le aree territoriali omogenee, per le attività turistico-alberghiere, in relazione alle quali differenziare le modalità di applicazione degli studi di settore al fine di tenere conto del luogo in cui l’ impresa svolge l’ attività economica.La metodologia seguita per individuare le predette nuove aree territoriali omogenee è indicata nell’ Allegato 1″. Incredibile, ma vero !, secondo il decreto ministeriale, città come Pisa , Siena, Caserta, Urbino, Arezzo, Ferrara, Todi, Parma e così via ” non presentano alcuna specifica caratteristica attrattiva nei confronti dei flussi turistici, non possedendo né particolari di interesse storico, culturale, artistico, né elementi di interesse paesaggistico-ambientale, né specifica rilevanza per il turismo d’ affari”. L’ ignoranza dell’ estensore del decreto potrebbe, visto come vanno le cose, anche eccezionalmente perdonata, se il decreto non riguardasse gli studi di settore per le attività turistico-alberghiere, studi che stabiliscono i parametri fiscali a cui deve fare riferimento un’ attività, un’ impresa, e quant’ altro di questo settore. La novità introdotta è che gli abituali evasori possano fare riferimento ai parametri di questa normativa per evitare visite sgradite della Guardia di Finanza.
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