Le criticità sono la conseguenza, tra le altre cose, di un sistema di organizzazione, gestione e smaltimento con vincoli stringenti, spesso maggiori rispetto a quelli comunitari.
Il provvedimento tende a intervenire sui vincoli maggiormente restrittivi, temperandone temporaneamente gli effetti, restando entro le soglie del diritto UE, in modo tale da impedire che, unitamente alla scadenza di alcuni termini previsti dalla legge in materia di gestione dei rifiuti, si possano aggravare ulteriormente le criticità.
In particolare il provvedimento interviene su:
1. Gestione dei rifiuti urbani nella Regione Campania. Nella Regione è in vigore dal 2010 un regime temporaneo per cui spettano alle Province le funzioni di gestione per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani. Ai Comuni invece spettano le funzioni di raccolta, spezzamento e trasporto, oltre a quelle di smaltimento o recupero dei rifiuti della raccolta differenziata. Per evitare che il passaggio dal regime speciale delle competenze a quello ordinario (previsto a partire dal 1 gennaio 2013) aggravi le criticità esistenti o ne crei di nuove si introduce una norma transitoria che estende fino al 30 giugno 2013 il regime speciale.
2. Divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (PCI) che supera 13mila Kj/Kg dal 1 gennaio 2013. Il divieto è stato differito di un anno per consentire, nel pieno rispetto delle meno severe norme europee, la gestione in discarica anche di questa particolare e diffusissima tipologia di rifiuti.
3. Costa Concordia. Il 31 gennaio 2013 scade lemergenza nazionale relativa alla nave Costa-Concordia (dichiarata con DPCM 20 gennaio 2012 confronta comunicato stampa n. 11 del 20 gennaio 2012). La proroga di 1 anno del termine, fino al 31 dicembre 2013, è necessaria per garantire la buona riuscita delle operazioni complesse di rimozione e trasferimento della nave.
4. Cogoleto/Genova. è prorogato fino al 31 dicembre 2013 lo stato di emergenza per la bonifica dello stabilimento STOPPANI, al fine di garantire la continuità dellesercizio delle attività necessarie per evitare i rischi di contaminazione ambientale nel sito.
5. Giugliano (NA) e Castelvolturno (CE). È prorogato fino al 31 dicembre 2013 lo stato di emergenza ambientale nei due Comuni al fine di assicurare la continuità di operazioni necessarie per la sicurezza ambientale, che altrimenti non sarebbero garantite da due amministrazioni non in grado di operare per lo scioglimento dei Consigli comunali.