Decreto “Norme ambientali” n. 152/06 in vigore dal 29/04/2006. Articoli su “ItaliaOggi” e “Rivista Ambiente e Lavoro”. Regioni e Associazioni ricorreranno alla Corte Costituzionale

Il S.O. n.96 alla G.U. n. 88 del 14/4/2006 annuncia il D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale”. Pubblicheremo un inserto dedicato su “Rivista Ambiente e Lavoro” di maggio 2006.
Si tratta di un ultimo atto di arroganza di un Governo dimissionario. Contraria la nuova maggioranza. Associazioni e Regioni ricorreranno a Corte Costituzionale.

Leggi l’articolo e la tabella pubblicata su “ItaliaOggi” del 27 aprile 2006 .
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Il S.O. n.96 alla G.U. n. 88 del 14/4/2006 annuncia il D.Lgs.3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale” (in vigore dal 29/4/06).
Pubblicheremo un inserto speciale su “Rivista Ambiente e Lavoro” di maggio 2006.
Si tratta di un ultimo atto di un Governo verso le dimissioni.
Contraria la nuova maggioranza.
Associazioni e Regioni ricorreranno a Corte Costituzionale
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Precedentemente, il Presidente della Repubblica Ciampi NON aveva firmato il testo del che decreto legislativo, rinviandolo al Governo con la richiesta di chiarimenti, anche in relazione al parere negativo espresso dalla Conferenza Stato–Regioni, sul mancato invio del testo al Consiglio di Stato (le associazioni avenvano dichiarato l’assenza della loro obbligatotria consultazione). La richiesta di chiarimenti al governo ha rappresentato, di fatto, come una bocciatura da parte del Presidente della Repubblica. D’altra parte, nel corso della lunga battaglia parlamentare sono stati denunciati i numerosi vizi di costituzionalità del decreto. Il governo non solo ha stravolto la legislazione su rifiuti, acqua,aria,difesa del suolo, bonifiche e danno ambientale, ma – come ha dichiarato il portavoce di sinistra ecologista – “ha calpestato le competenze costituzionali delle Regioni ed ha aperto nuovi contenziosi con l’Europa. L’intervento del Presidente della Repubblica appare dunque opportuno e fondato” nei confronti di una legge delega che rappresenta un mostro giuridico, e le perplessità del Presidente Ciampi – hanno dichiarato Rino Pavanello ed Ermete Realacci,- “ne sono l’ennesima conferma”.

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