Direttiva quadro in materia di acque: la Commissione procede contro Italia, Spagna e Grecia

Il 18 ottobre scorso, dopo la procedura contro l’Italia per le violazioni della normativa ambientale, la Commissione europea ha inviato pareri motivati ancora all’Italia, ma anche alla Grecia e alla Spagna per non aver rispettato le disposizioni di base della direttiva quadro in materia di acque.

Il 18 ottobre scorso, la Commissione europea ha inviato pareri motivati a Italia, Spegna e Grecia per non aver rispettato le disposizioni di base della direttiva quadro in materia di acque. La designazione dei rispettivi distretti idrografici secondo i tempi previsti, che avrebbe dovuto avvenire già nel giugno dello scorso anno, è uno degli elementi fondamentali necessari per ottenere una buona qualità di tutte le risorse idriche. La Commissione ha inoltre inviato pareri motivati all’Italia e alla Grecia per non aver trasmesso studi ambientali sull’attuale stato delle loro risorse idriche. Questa iniziativa rientra in una serie di decisioni riguardanti procedimenti di infrazione in campo ambientale nei confronti di vari Stati membri, di cui la Commissione stà dando comunicazione (vedi segnalazione precedente). Anche in questo caso, il Commissario responsabile dell’ambiente, Stavros Dimas, ha giustamente affermato che “i cittadini europei hanno il diritto di avere acqua pulita e un ambiente sano . L’applicazione corretta e tempestiva di questa direttiva ambiziosa aiuterà l’Italia, la Spagna e la Grecia a gestire meglio le loro preziose risorse idriche. Mi aspetto che questi paesi adempiano in tempi brevi agli obblighi previsti dalla direttiva”.

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