Direttiva sull’informatizzazione degli uffici pubblici

Il Ministro per le Riforme e le Innovazione nella Pubblica Amministrazione, il 20 febbraio scorso ha firmato una Direttiva i cui punti principali riguardano l’interscambio di dati tra le pubbliche amministrazioni e la pubblicità dell’attività negoziale.

Stop ai documenti aggiuntivi; sviluppo dei servizi on line; stop alla carta; maggiore trasparenza dei bandi di gara. Questi i punti principali della direttiva emanata il 20 febbraio scorso.
Infatti, la direttiva parte dal presupposto che una visione integrata dell’innovazione non può essere dettata solo dall’applicazione delle tecnologie ma anche dalla semplificazione dei processi amministrativi.
L’obiettivo della direttiva è sostanzialmente quello di dare una forte accelerazione all’informatizzazione degli uffici pubblici e di dare piena attuazione al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).Nonostante il CAD sia in vigore da tempo, le amministrazioni sono, infatti, ancora in ritardo riguardo il livello tecnologico delle prestazioni e, di conseguenza, sulla capacità di interazione con cittadini e imprese.
Lo sviluppo dell’azione dell’amministrazione tramite strumenti digitali, oltre ad agevolare i rapporti con i cittadini, deve anche migliorare i processi di valutazione e monitoraggio delle strutture.
La direttiva prevede quindi che i dirigenti della pubblica amministrazione vengano valutati anche in base al livello di interazione informatica con i cittadini, cioè in base alla quantità di procedimenti attivati mediante strumenti digitali.
In particolare, la direttiva prevede che:
-le amministrazioni non possono più chiedere agli utenti documentazione aggiuntiva per verificare la veridicità delle autocertificazioni, ma dovranno basarsi su banche dati aggiornate per accertare a monte la sussistenza dei requisiti richiesti. Per ridurre i tempi e semplificare le procedure è necessaria, su breve periodo, la piena cooperazione tra le amministrazioni mediante la condivisione degli archivi e delle informazioni e sul medio periodo, l’integrazione in rete dei servizi e delle procedure.
-il cittadino ha diritto di accedere agli atti amministrativi anche attraverso il rilascio delle copie dei documenti su supporto elettronico.
-in attesa della distribuzione della carta d’identità elettronica e della carta nazionale dei servizi, tutti i cittadini dovranno essere messi nella condizione di interagire con le amministrazioni tramite il rilascio di password e codici pin. Le iscrizioni a scuola, per fare un esempio, potranno essere fatte tramite e-mail. Lo sviluppo dei servizi on line in tutto il paese è indispensabile anche per limitare il digital divide dovuto a condizioni sociali, fisiche e territoriali;
-i bandi di gara per l’acquisizione di beni e servizi o per la realizzazione di opere pubbliche di importo superiore a 20mila euro dovranno essere pubblicizzati sui siti Internet istituzionali, per migliorare la trasparenza e l’efficienza della spesa pubblica.

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