Disaster Manager, la norma UNI 11656 definisce l’attività professionale non regolamentata della figura del professionista nell’ambito della protezione civile

Pubblicata dalla Commissione Sicurezza della società e del cittadino la norma UNI 11656:2023 “Attività professionali non regolamentate – Professionista della protezione civile (Disaster Manager) – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”.

 

Tra le attività professionali non regolamentate vi è anche la figura del professionista in ambito protezione civile che trova un valido riferimento nella nuova norma UNI 11656:2023 “Attività professionali non regolamentate – Professionista della protezione civile (Disaster Manager) – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità“.
Nel panorama odierno le organizzazioni e gli individui sono sottoposti a insidie sempre più frequenti a carattere naturale quali inondazioni, tornadi, ecc. In questo scenario che richiede necessariamente una preparazione che anticipi queste situazioni di emergenza ben si inserisce la normazione di supporto, è il caso della recente realizzazione da parte della Commissione Sicurezza della società e del cittadino della norma UNI 11656.

Il documento definisce i requisiti relativi all’attività professionale del professionista della protezione civile il Disaster Manager. I requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall’identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ). Tali requisiti sono inoltre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.
Per Disaster Manager dunque intendiamo quel professionista in possesso delle conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità, tali da consentire il supporto alle decisioni per la gestione manageriale delle attività connesse alla previsione e alla prevenzione dei rischi nonché alla gestione e al superamento delle emergenze derivanti dalle catastrofi naturali o causate dall’uomo, in funzione del grado di complessità dell’evento catastrofico e dell’organizzazione per la quale presta la sua opera.

Esistono tre livelli di competenza del professionista definiti nella norma quali:

Livello I

  1. Assicurare la gestione di una specifica funzione di previsione;
  2. Contribuire all’attività manageriale e di coordinamento;
  3. Partecipare alla programmazione delle opere strutturali di prevenzione;
  4. Contribuire all’attività manageriale e di coordinamento per i piani di protezione civile;
  5. Gestire specifiche attività connesse alla preparazione, gestione e valutazione di esercitazioni;
  6. Coordinare, dal punto di vista manageriale, specifiche funzioni nell’ambito di emergenze;
  7. Curare le attività propedeutiche alle dichiarazioni di stato di emergenza;
  8. Partecipare alle attività necessarie a rimuovere gli ostacoli al ripristino delle condizioni di normalità.

Livello II

  1. Garantire l’attività manageriale e di coordinamento per l’applicazione delle conoscenze;
  2. Coordinare la gestione di una o più funzioni dell’organizzazione;
  3. Sovrintendere alla programmazione delle opere strutturali di prevenzione;
  4. Coordinare la realizzazione di piani di protezione civile;
  5. Sovrintendere alla preparazione, gestione e valutazione di esercitazioni di protezione civile;
  6. Presidiare, dal punto di vista manageriale, specifiche funzioni nell’ambito di emergenze;
  7. Sovrintendere alle attività propedeutiche alle dichiarazioni di stato di emergenza;
  8. Sovrintendere alle attività necessarie a rimuovere gli ostacoli al ripristino delle condizioni di normalità.

Livello III

  1. Governare l’attività manageriale e di coordinamento per l’applicazione delle conoscenze;
  2. Indirizzare la gestione dell’organizzazione nell’ambito dell’attività di prevenzione non strutturale;
  3. Sovrintendere alla programmazione delle opere strutturali di prevenzione;
  4. Dirigere la realizzazione di piani di protezione civile;
  5. Fornire direttive per la preparazione, gestione e valutazione di esercitazioni di protezione civile;
  6. Governare dal punto di vista manageriale, specifiche funzioni;
  7. Delineare strategie per le attività propedeutiche alle dichiarazioni di stato di emergenza;
  8. Fornire direttive per le attività necessarie a rimuovere gli ostacoli al ripristino delle condizioni di normalità.

All’interno della UNI 11656 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  1. UNI CEI EN ISO/IEC 17024 Valutazione della conformità – Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone;
  2. CEN Guide 14 Common policy guidance for addressing standardisation on qualification of professions and personnel.

Fonte: UNI

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