La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione invita a firmare la petizione per l’esclusivo coordinamento della gestione dell’amianto da parte del SSN.
Nel marzo scorso Quotidiano Sanità ha pubblicato la notizia dell’accordo tra Sportello Nazionale Amianto e Governo, rappresentato dal Commissario unico per la bonifica delle discariche di amianto, annunciandolo come un’importante sinergia tra le istituzioni governative e il settore delle associazioni di promozione sociale con l’obiettivo ottimizzare le azioni di bonifica, monitoraggio e prevenzione legate alla presenza di amianto nei siti contaminati.
Successivamente la rivista Epidemiologia e Prevenzione ha pubblicato l’articolo “Amianto: un problema inopportunamente trascurato dalle istituzioni” (a cura di Stefano Silvestri, Mariano Alessi, Franco Carnevale, Paolo Ricci, Alberto Righi, Benedetto Terracini) in cui gli autori hanno lanciato un appello per ribadire la necessità di un coordinamento centrale e di indirizzo da parte delle istituzioni pubbliche per la gestione della dismissione dei materiali contenenti amianto.
Il Presidente dello Sportello Nazionale Amianto, pur sottoscrivendo l’appello, nei commenti in calce alla pagina lo ha criticato negando in sostanza le competenze delle strutture del SSN in materia di amianto.
Susanna Cantoni, a nome di CIIP, ha scritto una lettera aperta rivolta al Presidente dello Sportello Nazionale Amianto e alla Rivista Epidemiologia e Prevenzione nella quale invita tutti a sottoscrivere l’appello per la centralizzazione della gestione dell’amianto nel SSN.
Appello per l’attribuzione esclusiva del governo delle problematiche relative all’amianto agli enti e istituti del SSN (Ministero della Salute, Regioni e Province Autonome e Aziende Sanitarie)
L’appello chiede che le attività previste dalla legge 833/78 e delegate ai Servizi Territoriali di Prevenzione vengano effettuate esclusivamente dall’ente pubblico senza delega alcuna e, in particolare:
– l’informazione sui rischi e sulla gestione dei materiali contenenti amianto, sugli interventi di messa in sicurezza, di manutenzione, di monitoraggio, di rimozione e di conferimento in discarica;
– la formazione di una moderna coscienza sanitaria sulla base di un’adeguata educazione sanitaria del cittadino e delle comunità;
– la promozione e la salvaguardia della salubrità e dell’igiene dell’ambiente naturale di vita e di lavoro;
– la formazione professionale e permanente nonché l’aggiornamento scientifico culturale del personale del servizio sanitario nazionale;
– la vigilanza sul territorio per l’individuazione di situazioni particolarmente critiche che possono comportare rischio di dispersione significativa di fibre di amianto nell’ambiente
– l’informazione ai cittadini che si rivolgono ai Dipartimenti di Prevenzione per segnalare eventuali condizioni di rischio, sia in ambito lavorativo che ambientale
– la raccolta di segnalazioni di rifiuti contenenti amianto sparsi abusivamente sul territorio.
Fonte: CIIP