Disponibile la pubblicazione divulgativa sul ruolo dello sviluppo rurale nella PAC 2014-2020 per la tutela della biodiversità e la gestione della rete Natura 2000

Disponibile sul sito della Rete Rurale Nazionale la pubblicazione: “La tutela della biodiversità nei siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette. Opportunità e sfide per lo sviluppo rurale”.

La pubblicazione nasce dalla collaborazione tra WWF Italia e MIPAAF, avviata con l’allora Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, e proseguita con il CREA nell’ambito del programma di attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020.

I temi della pubblicazione sono approfonditi nel Rapporto già presentato nel mese di maggio 2018 in occasione del Natura 2000 Day presso il Ministero dell’Ambiente.

Il ruolo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale nella gestione della rete Natura 2000 e nell’attuazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2020-2030 resterà fondamentale anche nella PAC post 2020.

Conoscere come sono state utilizzate le risorse della attuale PAC 2014-2020 con le Misure destinate direttamente e indirettamente alla tutela della biodiversità e alla gestione della rete Natura 2000 è un presupposto fondamentale per definire bene gli obiettivi da inserire nel Piano Strategico Nazionale della PAC post 2020. Con l’analisi già condotta dalla Rete Rurale Nazionale per la PAC 2014-2020 si conoscono il numero e le caratteristiche delle aziende agricole all’interno dei siti Natura 2000 e quante e quali Misure sono state attivate nei PSR 2014-2020. Bisogna adesso sapere quante Misure sono state realmente utilizzate dagli agricoltori e con quali risultati concreti misurabili, individuando punti di forza e debolezza della gestione nell’attuale programmazione della PAC, per evitare di ripetere errori nella futura programmazione post 2020.

L’analisi delle Misure degli attuali PSR 2014-2020 fornirà, spiega il WWF, dati ed informazioni necessarie per definire gli obiettivi del Piano Strategico Nazionale della PAC post 2020, in sinergia con la redazione dei PAF per la gestione della rete Natura 2000 che le Regioni dovrebbero avere già redatto da tempo.

Fonte: WWF

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