Diventa legge la riforma delle agenzie ambientali

La Camera ha approvato in via definitiva la riforma delle agenzie ambientali, con l’istituzione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). I voti favorevoli sono stati 354, gli astenuti 15, nessuno contrario. Il provvedimento già approvato dal Senato diventa così legge.

L’aula della Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge di riforma delle agenzie ambientali, con 354 voti favorevoli e 15 astenuti. A votare insieme alla maggioranza tra gli altri, Forza Italia, Si-Sel e Movimento 5 stelle, astenuta la Lega.

Dopo circa 3 anni dal’inizio del suo iter parlamentare la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge per la riforma delle agenzie ambientali. Nel corso di questa ultima lettura a Montecitorio il testo, approvato circa un mese fa dal Senato, non ha subito modifiche.

Il provvedimento, secondo una sintesi elaborata da Public Policy, istituisce il Sistema nazionale delle agenzie ambientali “al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente – come si legge nel testo – a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica”. In sintesi, le Arpa regionali lavoreranno sulla base di standard omogenei su tutto il territorio.

La riforma istituisce, tra le altre cose, anche i Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (i cosiddetti Lepta, sulla scorta dei Lea in campo sanitario) e la rete informativa nazionale ambientale denominata Sinanet.

Il sistema potrà contare infine su una rete nazionale dei laboratori accreditati. L’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) – tra le altre cose – avrà funzioni di indirizzo e coordinamento del nuovo sistema, il cui organo direttivo sarà il Consiglio del sistema nazionale. Adesso Il Ministero dell’ambiente dovrà emanare i provvedimenti attuativi.

Il provvedimento prevede il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente per concorrere “al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, della riduzione del consumo di suolo, della promozione della qualità ambientale in tutto il territorio nazionale, della piena realizzazione del principio ‘chi inquina paga’, anche in relazione agli obiettivi di promozione della salute umana”.

Il Sistema nazionale è composto dall’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dalle Arpa regionali e svolge principalmente i seguenti compiti: monitorare lo stato dell’ambiente, con particolare riguardo al consumo del suolo, all’evoluzione delle risorse ambientali, all’inquinamento; svolgere attività di ricerca e informazione pubblica su dati tecnico-scientifici sullo stato dell”ambiente e sulla sua evoluzione, nonché collaborazione con gli istituti scolastici e le università relativamente alle tematiche dell’educazione ambientale; essere di supporto alle altre istituzioni nelle attività amministrative in materia ambientale; partecipare alle iniziative degli enti preposti agli interventi di protezione civile, vigilanza e ispezione sul territorio.

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