Il provvedimento:
– è pubblicato slla GU. n. 191 del 16 agosto 2013
– entra in vigore il 17 agosto 2013 (ma dovrà esser convertito dalle Camere entro 60 giorni)
– si compone di 13 articoli
– reca misure che si muovono lungo le seguenti direttrici:
1) Prevenzione e contrasto della violenza di genere
2) Norme in materia di sicurezza per lo sviluppo, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica
3) Norme in tema di Protezione Civile
4) Norme in tema di gestioni commissariali delle Province
Tra le misure che riguardano lo STALKING vi è la QUERELA IRREVOCABILE –
Tre gli obiettivi prevenire violenza di genere, punirla in modo certo e proteggere le vittime.
Tra le misure approvate: l’aumento di un terzo della pena se alla violenza assiste un minore, la cosiddetta violenza assistita. Inasprimento della pena è previsto anche se il delitto di violenza sessuale è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza o se il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o dal partner. Poi provvedimenti contro il cyberbullismo.
Ma soprattutto l’arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking. È infatti questo uno dei punti importanti del decreto sul femminicidio.
Poi alle forze di polizia viene dato la facoltà di buttare fuori di casa il coniuge violento, se c’è un rischio per l’integrità fisica della donna. Ed è stato stabilito un permesso di soggiorno per motivi umanitari a quei soggetti che subiscono violenze e che siano stranieri.
Altro cardine del decreto è la querela irrevocabile, ossia una volta che è stata presentata denuncia, questa diventa irrevocabile in modo da sottrarre la vittima dal rischio di una nuova intimidazione allo scopo di farla desistere.
Circa il 30% degli omicidi commessi in un anno in Italia (505) ha come vittima le donne.
E’ quanto emerge dai dati diffusi in occasione della tradizionale conferenza stampa del ministro dell’ Interno Angelino Alfano.
Dall’entrata in vigore della legge sullo stalking sono state 38.142 le denunce presentate, di cui 9.116 dal primo agosto del 2012 al 31 luglio del 2013.
A denunciare nel 77% dei casi sono le donne.
PAPA FRANCESCO: Chiesa comprenda “dignità” e ruolo delle donne.
Il ruolo della donna e la sua “dignità” vanno comprese nella Chiesa ed esaltate. Lo ha detto papa Francesco prima di recitare l’Angelus nella solennità dell’Assunzione. “Desidero ricordare – ha detto – il 25/esimo anniversario della Lettera apostolica “Mulieris Dignitatem“, del beato Giovanni Paolo II, sulla dignità e vocazione della donna.
Questo documento è ricco di spunti che meritano di essere ripresi e sviluppati: e alla base di tutto c’è la figura di Maria, infatti uscì in occasione dell’Anno mariano.