Documento conclusivo del seminario “Infortuni e malattie professionali: conoscere per prevenire. Perché il sistema informativo stenta a nascere?”

Pubblicato il documento conclusivo del seminario “Infortuni e malattie professionali: conoscere per prevenire. Perché il sistema informativo stenta a nascere?”, organizzato a Milano il 22 ottobre 2018, dal Movimento per la difesa e il miglioramento del servizio sanitario nazionale.

Infortuni e malattie professionali: conoscere per prevenire. Perché il sistema informativo stenta a nascere?
Milano, 22 ottobre 2018

Movimento per la difesa e il miglioramento del servizio sanitario nazionale

PRESENTAZIONE

Nel dibattito pubblico e istituzionale di questi mesi ha trovato vasta eco l’allarme perl’aumento degli infortuni sul lavoro. Il rischio è che allarme e indignazione, in sé positivi di fronte a eventi di grande impatto, portino a pesanti distorsioni nella percezione sia dei rischi sia delle responsabilità,con una ricerca prioritaria dei “capri espiatori” e la tendenziale negazione di efficacia di interventi che non siano puramente repressivi e quindi a decisioni semplificatrici improprie, in particolare sul tema della vigilanza e del ruolo delle strutture sanitarie territoriali, in assenza di una corretta informazione e di una strategia di prevenzione.

Per questo abbiamo ritenuto necessario raccogliere in un breve documento lo stato dei fatti e le idee per ridurre sostanziosamente gli infortuni sul lavoro, mantenendo e potenziando il trend in essere che appare comunque decrescente.

Rispetto agli strumenti di prevenzione e alla necessità di un sistema informativo in grado di fornire un quadro tempestivo, realistico ed utile per valutare l’efficacia degli interventi, interessa capire se vi è disponibilità, anche da parte dei gestori dei dati, a:
1. Completare la raccolta dei dati infortunistici anche a prescindere dal quadro assicurativo (ad oggi i dati non riguardano l’intera popolazione lavorativa, bensì la popolazione assicurata, con la parziale eccezione del “conto stato”);
2. Raccordare in un unico database i dati INAIL e INPS in modo da poter ottenere indicatori utili di incidenza e frequenza;
3. Contribuire a far nascere il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione, previsto dall’art. 8 del D.Lgs. 81/08, la cui nascita, a 10 anni di distanza, è ancora da più parti contrastata;
4. Potenziare la ricerca attiva delle malattie professionali, tumorali e non, garantendo l’accesso mirato alle storie lavorative, per ricercare possibili esposizioni professionali in casi selezionati;
5. Sollecitare l’uniformazione a livello europeo dei criteri di raccolta dati infortunistici, onde avere un quadro meno distorto di quanto avviene oggi.

Per leggere il documento conclusivo del seminario di studio andare al primo link.

Fonte: CIIP

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