In occasione della Conferenza organizzata dalla Commissione europea e dalla Presidenza austriaca, è stato presentato uno studio del WiST Women in Science and Technology sulla presenza femminile nei settori della scienza e della biotecnologia.
Nella nota della Commissione europea che riportiamo nel lunk, viene sottolineato che tutta quelle aziende che adottano una corretta politica sulla parità tra i sessi ne ricavano spesso dei vantaggi anche in termini di risultati economici.
Eil dato fondamentale dello studio WikST Women in Science and Technology , basato su un lavoro di dodici mesi, svolto insieme a società internazionali e presentato il 15 maggio scorso a Vienna nel corso di una conferenza organizzata dalla Commissione europea e dalla Presidenza austriaca. WiST e la conferenza del 15 maggio scorso hanno esaminato i possibili modi per attrarre un maggior numero di ricercatrici nel settore dellindustria. La presenza di donne, infatti,è particolarmente bassa nel settore privato (18%), mentre in quello pubblico, seppur bassa, raggiunge il 35%. Questi dati deludenti contrastano con il numero crescente di donne in possesso di un titolo di studio universitario.
Eil dato fondamentale dello studio WikST Women in Science and Technology , basato su un lavoro di dodici mesi, svolto insieme a società internazionali e presentato il 15 maggio scorso a Vienna nel corso di una conferenza organizzata dalla Commissione europea e dalla Presidenza austriaca. WiST e la conferenza del 15 maggio scorso hanno esaminato i possibili modi per attrarre un maggior numero di ricercatrici nel settore dellindustria. La presenza di donne, infatti,è particolarmente bassa nel settore privato (18%), mentre in quello pubblico, seppur bassa, raggiunge il 35%. Questi dati deludenti contrastano con il numero crescente di donne in possesso di un titolo di studio universitario.
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