DPR con Regolamento ambienti confinati (silos, cisterne, …)

Il Consiglio dei Ministri n. 149 del 03/08/2011 ha approvato il Regolamento sugli spazi (ambienti) confinati, che reca misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che svolgano attività in luoghi connotati da un rischio infortunistico particolarmente elevato, quali silos, cisterne, cunicoli e simili.

Il Consiglio dei Ministri n. 149 del 03/08/2011, su proposta del Ministro del lavoro, Sacconi, ha approvato il Regolamento sugli spazi (ambienti) confinati, che reca misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che svolgano attività in luoghi connotati da un rischio infortunistico particolarmente elevato, quali silos, cisterne, cunicoli e simili.

Corso di Aggiornamento il 28 settembre 2011.

Il Regolamento sarà pubblicato con DPR.

Pubblichiamo la sintesi dei contenuti e una nota informatva del Ministero del lavoro (3 agosto 2011).

L’intero schema del provvedimento è disponibile per gli abbonati nell’area riservata, in attesa della pubblicazione del testo ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale.

Nel seguito, pubblichiamo un sintesi.

Si tratta di ambienti nei quali – negli ultimi anni – si sono avuti infortuni particolarmente gravi con le caratteristiche delle stragi e con dinamiche infortunistiche ripetitive e drammatiche, pure in presenza di norme specifiche.

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Sintesi REGOLAMENTO (SINTESI)

Tra le misure del D.P.R.:

imposizione, alle imprese e ai lavoratori autonomi, che svolgano attività negli ambienti confinati, in aggiunta agli obblighi già gravanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro:

– obbligo di procedere a specifica informazione, formazione e addestramento, anche per il datore di lavoro, sui rischi degli ambienti confinati e sulle peculiari procedure di sicurezza ed emergenza che in tali contesti debbono applicarsi;

– obbligo di possedere dispositivi di protezione come maschere protettive, imbracature, rilevatori di gas, respiratori

– obbligo di predisporre il necessario addestramento;

applicazione delle regole della qualificazione non solo nei riguardi dell’impresa appaltatrice ma anche nei confronti delle eventuali imprese subappaltarici;

– obbligo di presenza di personale esperto, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza almeno triennale in attività in ambienti confinati, assunta con contratti di lavoro subordinati o con altri contratti (in quest’ultimo caso certificati in base al decreto n.
267/03).

Durante tutte le fasi di lavoro in ambienti sospetti di inquinamento o confinati deve essere adottata una procedura di lavoro specificamente diretta a ridurre al minimo i rischi propri di questo genere di attività.

Quando i lavori sono svolti tramite appalto, deve essere garantito che prima dell’accesso nei luoghi di lavoro tutti i lavoratori che verranno impegnati nelle attività , compreso, eventualmente il datore di lavoro, siano informati dal datore di lavoro committente di tutti i rischi.

Il datore di lavoro committente deve individuare un proprio rappresentante, adeguatamente formato ed addestrato, che vigili sulle attività lavorative.

(Red)

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