Draghi: senza ammortizzatori sociali un milione e 600mila lavoratori.

E’ la denuncia, pronunciata dal Governatore della Banca d’Italia, all’Università degli Studi di Padova, il 18 dicembre 2009, nel corso della sua lezione “Conoscere per deliberare” in occasione del conferimento concessogli della laurea honoris causa in Scienze statistiche.

Nel corso della sua Lezione da titolo “Conoscere per deliberare”, il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, al quale è stata conferita dall’Università di Padova la Laurea honoris causa in scienze statistiche, ha affrontato, fra l’altro, il problema degli ammortizzatori, ricordando che più di un milione e 600 mila lavoratori in Italia non sono coperti da ammortizzatori sociali.

Di questi, 1,2 sono lavoratori dipendenti che “non avrebbero copertura in caso di interruzione del rapporto di lavoro”. Altri 450 mila sono lavoratori parasubordinati “che non godono di alcun sussidio o che non hanno i benefici per accedere bai benefici introdotti dai provvedimenti introdotti dl governo. Il cosiddetto “pacchetto lavoro” lascia fuori centinaia di migliaia di famiglie. Il Governatori Draghi ha detto che il governo ha fronteggiato questa situazione estendendo temporaneamente coperture e introducendo deroghe”. Ma il sistema resta inadeguato. Il fatto è che andrebbe riformato, proprio per fronteggiare momenti di crisi.

Sulla crisi, Draghi ha detto che è vero che i dati macroeconomici segnalano qualche ripresa, ma gli effetti sull’occupazione restano pesantissimi, ricordando che il recupero di questi mesi è dovuto soprattutto all’intervento pubblico. Nel terzo trimestre il PIL è salito dello 0,6%, interrompendo una serie di cinque cali consecutivi, e che la ripresa è stata guidata dal recupero delle esportazioni, il primo dopo cinque mesi di calo. Anche i consumi hanno registrato un lieve incremento, +0,4% grazie soprattutto al sostegno pubblico per l’acquisto di beni durevoli, mentre gli investimenti sono aumentati dello 0,3% dopo sei trimestri.

Il recupero prosegue adesso nel quarto trimestre, sia pure ad un ritmo più contenuto: la crescita acquisita per il prossimo anno è dello 0,4%. Ma la ripresa globale, per il governatore, è largamente debitrice del sostegno pubblico.
Ritornando alla proposta di Draghi sulla revisione di tutto il sistema degli ammortizzatori sociali sono stati commentati dai sindacalisti. “Di una riforma del nostro sistema di ammortizzatori sociali c’è urgente bisogno perchè 1,6 milioni di esclusi sono moltissimi, perché per molti le tutele stanno per esaurirsi e perché per molti altri ancora i requisiti di accesso sono irraggiungibili”.Così Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, commenta le parole del Governatore della Banca d’Italia. “Un sistema di ammortizzatori sociali per includere tutti i lavoratori –aggiunge- era il senso della legge delega approvata a seguito dell’accordo del 23 luglio 2007, che voleva superare ogni forma di esclusione esistente basata su tipologia di impresa, rapporto di lavoro o settore di attività.

Il Governo però ha lasciato scadere quella delega e la riporta oggi in vita con la legge finanziaria, temo solo per disporre di un veicolo legislativo facilitato in cui inserire le norme del Libro Bianco che vanno in tutt’altra direzione a partire dalla differenziazione settoriale”.

(LG-FF)

Approfondimenti

Precedente

Prossimo