“Per l’edilizia scolastica in questi ultimi quattro anni ˗ ha dichiarato la Ministra Fedeli ˗ è stato fatto quanto mai prima: sono stati investiti oltre 10 miliardi, è stato attivato un Osservatorio dedicato, è stata creata una Programmazione unica, ovvero un elenco di priorità effettive sulle quali intervenire, è stata resa pubblica un’Anagrafe contenente i dati riguardanti gli istituti frequentati dalle nuove generazioni. Tutto quello che è stato fatto è un’ottima pratica politica del sistema Paese. Abbiamo fatto delle scelte importanti non solo per mettere in sicurezza gli edifici, ma anche per innovare gli ambienti educativi. Scelte e azioni concrete che mettono al centro le nostre giovani e i nostri giovani. E con essi lo sviluppo del Paese a partire dal sistema di istruzione e formazione. Ci siamo presi una responsabilità precisa. Ci siamo presi un impegno e l’abbiamo portato avanti passo dopo passo con determinazione, creando condivisione, comunanza di intenti e collaborazione con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo”.
La Ministra Valeria Fedeli ha annunciato, inoltre, gli interventi in materia di edilizia scolastica che verranno messi in atto nell’immediato futuro. Dopo la firma del riparto regionale delle risorse (oltre 1,058 miliardi di euro) per l’antisismica nei Comuni, avvenuta lo scorso 22 novembre, è stato infatti sottoscritto l’elenco dei Comuni beneficiari associati a quel riparto, sulla base delle programmazioni regionali che nel frattempo, nonostante i tempi stretti, sono state definite. Inoltre, è stato firmato il 19 dicembre il decreto di accertamento di ulteriori 134 milioni della programmazione BEI 2015 che consentirà di autorizzare già a gennaio circa 150 nuovi interventi: “Il monitoraggio efficace – ha sottolineato la Ministra – permette di poter reinvestire ogni anno una quota parte rilevante delle risorse investite a vantaggio di ulteriori scuole. Si tratta di un decreto molto atteso per gli scorrimenti di graduatoria”.
Infine, è stato annunciato il piano stralcio per l’Abruzzo, derivante dal sisma del 2009. Un lavoro imponente fatto in collaborazione con la Struttura di missione per il sisma in Abruzzo presso la Presidenza e con gli Uffici speciali per la ricostruzione. Si tratta di 147 milioni per 86 interventi strategici che consentiranno di ridare vita a piccoli centri.