Sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 12 agosto 2005 è pubblicato il Decreto 27 luglio 2005 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulla Norma concernente il regolamento dattuazione della legge 9 gennaio 1991, n. 10 (articolo 4, commi 1 e 2), recante Norme per lattuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dellenergia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
Con lemanazione del Decreto 27 luglio 2005, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti intende affrontare il problema del risparmio energetico in relazione al settore delle costruzioni ed in particolare in materia di qualità dei prodotti costruiti e di efficienza dei relativi processi, tenendo conto del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, massimo organo tecnico consultivo dello Stato, reso in data 15 giugno 2005, n. 106/05.
In particolare, viene ritenuto che i regolamenti di attuazione dei commi 1 e 2 dellart. 4 della Legge 9 gennaio 1991, n. 10, debbano coinvolgere lintero edificio da intendersi come sistema integrato di strutture ed impianti e, tenere conto delle specificità geografiche e climatiche, nonché del benessere degli occupanti , oltre a mantenere la coerenza con le indicazioni della direttiva 2002/91/CE in tema di qualità della regolamentazione che tenga conto delle conseguenze sistemiche delle soluzioni proposte in termini di costi e benefici, ponendo particolare attenzione alle loro ripercussioni sulla realtà economica, ambientale ed industriale del Paese.
Pertanto il Decreto ministeriale definisce i criteri generali tecnico-costruttivi e le tipologie per ledilizia sovvenzionata nonché per ledilizia pubblica e privata, anche riguardo alla ristrutturazione degli edifici esistenti, al fine di favorire ed incentivare luso razionale dellenergia, il contenimento dei consumi di energia nella produzione o nellutilizzo di manufatti, precisando che tale decreto si applica agli edifici di nuova costruzione ed a quelli esistenti oggetto di interventi di ristrutturazione importanti, dotati di impianti di riscaldamento e/o di climatizzazione.
In sede di redazione degli strumenti urbanistici comunali, o di revisione generale degli stessi, per i comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, si dovrà procedere, da parte degli stessi Comuni, alla individuazione e, se del caso, alla localizzazione delle eventuali fonti rinnovabili di energia presenti o ipotizzabili sul territorio comunale. Lindagine dovrà individuare le condizioni che consentano, in relazione alle previsioni relative alle trasformazioni urbanistiche contenute nello strumento di pianificazione, il massimo utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili in precedenza individuate.
Per tutti gli edifici di nuova costruzione,il decreto prevede che ai fini dei requisiti di risparmio energetico per edifici di nuova costruzione, vanno minimizzati i consumi di energia primaria anche attraverso:
-lutilizzo ottimale di materiali componenti e sistemi per raggiungere adeguati livelli di isolamento termico e di inerzia termica dellinvolucro delledificio;
-il controllo della radiazione solare incidente sulle superfici trasparenti;
-laumento dellefficienza energetica degli impianti di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria;
-la riduzione delle dispersioni dellimpianto di distribuzione dellacqua calda sanitaria e dellacqua o dellaria utilizzate come fluidi termoconvettori per il riscaldamento e il raffreddamento;
-lutilizzo di lampade ad alta efficienza energetica e di sistemi di regolazione automatica degli impianti di illuminazione interna ed esterna;
-lutilizzo di sistemi di controllo e gestione e contabilizzazione degli impianti di riscaldamento, ventilazione e raffreddamento, in grado di adattare limpianto alle diverse condizioni di carico e alle differenti esigenze di comfort degli occupanti.
In particolare, viene ritenuto che i regolamenti di attuazione dei commi 1 e 2 dellart. 4 della Legge 9 gennaio 1991, n. 10, debbano coinvolgere lintero edificio da intendersi come sistema integrato di strutture ed impianti e, tenere conto delle specificità geografiche e climatiche, nonché del benessere degli occupanti , oltre a mantenere la coerenza con le indicazioni della direttiva 2002/91/CE in tema di qualità della regolamentazione che tenga conto delle conseguenze sistemiche delle soluzioni proposte in termini di costi e benefici, ponendo particolare attenzione alle loro ripercussioni sulla realtà economica, ambientale ed industriale del Paese.
Pertanto il Decreto ministeriale definisce i criteri generali tecnico-costruttivi e le tipologie per ledilizia sovvenzionata nonché per ledilizia pubblica e privata, anche riguardo alla ristrutturazione degli edifici esistenti, al fine di favorire ed incentivare luso razionale dellenergia, il contenimento dei consumi di energia nella produzione o nellutilizzo di manufatti, precisando che tale decreto si applica agli edifici di nuova costruzione ed a quelli esistenti oggetto di interventi di ristrutturazione importanti, dotati di impianti di riscaldamento e/o di climatizzazione.
In sede di redazione degli strumenti urbanistici comunali, o di revisione generale degli stessi, per i comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, si dovrà procedere, da parte degli stessi Comuni, alla individuazione e, se del caso, alla localizzazione delle eventuali fonti rinnovabili di energia presenti o ipotizzabili sul territorio comunale. Lindagine dovrà individuare le condizioni che consentano, in relazione alle previsioni relative alle trasformazioni urbanistiche contenute nello strumento di pianificazione, il massimo utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili in precedenza individuate.
Per tutti gli edifici di nuova costruzione,il decreto prevede che ai fini dei requisiti di risparmio energetico per edifici di nuova costruzione, vanno minimizzati i consumi di energia primaria anche attraverso:
-lutilizzo ottimale di materiali componenti e sistemi per raggiungere adeguati livelli di isolamento termico e di inerzia termica dellinvolucro delledificio;
-il controllo della radiazione solare incidente sulle superfici trasparenti;
-laumento dellefficienza energetica degli impianti di climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria;
-la riduzione delle dispersioni dellimpianto di distribuzione dellacqua calda sanitaria e dellacqua o dellaria utilizzate come fluidi termoconvettori per il riscaldamento e il raffreddamento;
-lutilizzo di lampade ad alta efficienza energetica e di sistemi di regolazione automatica degli impianti di illuminazione interna ed esterna;
-lutilizzo di sistemi di controllo e gestione e contabilizzazione degli impianti di riscaldamento, ventilazione e raffreddamento, in grado di adattare limpianto alle diverse condizioni di carico e alle differenti esigenze di comfort degli occupanti.
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