EEA, l’importanza del Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti

L’Agenzia europea per l’ambiente analizza il ruolo del Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti (E-PRTR) anche per l’accesso del pubblico alle informazioni ambientali.

A dieci anni dal suo lancio, il Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di inquinanti (E-PRTR) continua a dimostrare il suo valore. Il registro online è uno strumento ampiamente riconosciuto, utilizzato per valutare le tendenze dell’inquinamento e valutare l’efficacia della legislazione dell’UE in vari settori, secondo una valutazione dell’Agenzia europea per l’ambiente.

Il briefing mostra infatti come il registro abbia consentito l’accesso del pubblico alle informazioni ambientali. Inoltre, esamina il modo in cui il portale Web viene utilizzato per tenere traccia dell’attuazione e dei risultati della politica ambientale e ampliare la conoscenza delle emissioni industriali in Europa. I dati del registro mostrano che negli ultimi 10 anni le emissioni degli impianti industriali nell’aria e nell’acqua sono diminuite.

I dati E-PRTR vengono anche utilizzati per studiare e valutare l’efficacia delle politiche ambientali in materia di inquinamento industriale; ad esempio un rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente uscito nel mese di giugno 2019 ha esaminato i motivi delle riduzioni delle emissioni osservate proprio tramite il registro.

Il registro ha notevolmente facilitato l’accesso del pubblico alle informazioni ambientali in Europa: gli utenti possono infatti ingrandire un’area e vedere quali sostanze inquinanti vengono rilasciate da grandi impianti industriali. Possono anche trovare e identificare i principali inquinatori o comprendere le preoccupazioni ambientali relativamente alle varie sostanze coperte dallo strumento.

E-PRTR contiene attualmente oltre 10 anni di dati, che coprono oltre 34.000 strutture nei 28 Stati membri dell’UE, oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Serbia. I dati nel registro mostrano, per ogni impianto e anno, informazioni relative alla quantità di inquinanti rilasciati nell’aria, nell’acqua e nel suolo, nonché trasferimenti fuori sito di rifiuti e di inquinanti nelle acque reflue. I dati includono rilasci e trasporti di 91 singoli inquinanti, come mercurio, particolato e ossidi di zolfo, attraverso 65 attività industriali – dalla produzione di cemento o acciaio alle centrali elettriche.

Fonte: ARPAT

Approfondimenti

Precedente

Prossimo