EEA, rapporti su emissioni gas serra in Europa

L’Unione europea è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo 2020, nonostante un lieve aumento delle emissioni di gas a effetto serra nel 2015.

Alcune stime preliminari indicano che le emissioni in tutta l’Unione europea nel 2015 sono state inferiori del 22% rispetto ai livelli del 1990, nonostante un lieve aumento rispetto al 2014: due nuovi rapporti dell’Agenzia europea per l’ambiente confermano infatti che l’Unione europea sarebbe sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo per le emissioni di gas a effetto serra fissato per il 2020.

I due rapporti (Trends and Projections in Europe 2016: Tracking progress towards Europe climate and energy targets e Approximated EU greenhouse gas inventory: Proxy GHG emission estimates for 2015) offrono aggiornamenti sui progressi dell’Unione europea e dei paesi membri rispetto ai propri obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Il rapporto Trends and Projections in Europe 2016 sarà integrato a breve con una valutazione dei progressi anche rispetto agli obiettivi energetici.

Gli obiettivi dell’UE per il 2020 includono la riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto ai livelli del 1990: entrambi i report dell’Agenzia europea mostrano che le emissioni nel 2014 e nel 2015 sono state ridotte di oltre il 20% rispetto ai livelli del 1990.

Le prime stime delle emissioni di gas serra indicano un lieve aumento dello 0,7% previsto per il 2015. Questo segue un’eccezionale riduzione del 4,0% dell’anno precedente, causato da un inverno particolarmente caldo. Le emissioni da industrie nel sistema di scambio delle emissioni (ETS) hanno continuato a diminuire nel 2015. D’altra parte, le emissioni non comprese nel sistema ETS sono aumentate; in particolare, le emissioni da trasporti sono aumentate per il secondo anno di fila.

Si prevede inoltre che nel 2020 23 Stati membri riusciranno a mantenere le proprie emissioni di gas serra sotto i loro obiettivi nazionali grazie alle politiche e alle misure attualmente in vigore. I restanti cinque Stati membri (Austria, Belgio, Danimarca, Irlanda e Lussemburgo) dovranno invece attuare misure aggiuntive per raggiungere i loro obiettivi. Gli Stati membri possono utilizzare anche meccanismi di flessibilità che consentono loro di trasferire i crediti di emissione da un anno all’altro o tra gli Stati membri.

Se le proiezioni degli Stati membri mostrano ulteriori riduzioni delle emissioni di gas serra dell’Unione europea anche oltre il 2020, il ritmo di tali riduzioni rallenterà.

Le proiezioni aggiornate indicano che le riduzioni previste porteranno – entro il 2030 – le emissioni dell’Unione europea tra il 26% e il 29% al di sotto dei livelli del 1990. Questo non è sufficiente per raggiungere l’obiettivo di riduzione del 40% entro il 2030. Tuttavia, nelle proiezioni non sono state prese in considerazione né la riforma concordata del sistema ETS né la recente politica in discussione nell’Unione europea: queste proposte includono:
– nuovi obiettivi annuali vincolanti per gli Stati membri relativi alle emissioni di gas a effetto serra dal 2021 al 2030,
– l’integrazione dell’uso del suolo e del settore forestale nel quadro politico 2030,
una strategia europea per ridurre le emissioni dal settore dei trasporti.

Sono inoltre attese ulteriori proposte per affrontare l’efficienza energetica e per sviluppare ulteriormente le energie rinnovabili.

Fonte: ARPAT

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