Gli effetti nocivi sulla salute da considerare riguarderanno peso corporeo; intolleranza al glucosio e sensibilità all’insulina; diabete di tipo 2; fattori di rischio cardiovascolare; e carie dentale. Nella valutazione l’EFSA studierà la popolazione sana in generale, compresi bambini, adolescenti, adulti e anziani.
Il parere sarà di riferimento per gli Stati membri nello stabilire raccomandazioni per il consumo di zuccheri aggiunti e nel predisporre linee guida per una sana alimentazione basate sugli alimenti.
La Svezia coordina la richiesta di parere all’EFSA a nome dei cinque Paesi nordici che hanno avanzato la richiesta dello studio: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.
Annica Sohlström, direttore generale dell’Agenzia alimentare nazionale svedese, ha dichiarato: “Siamo lieti dell’accettazione da parte dell’EFSA del mandato, che rispecchia la necessità di valutare scientificamente e a livello europeo i nessi tra zuccheri aggiunti e salute”.
L’EFSA istituirà un apposito gruppo di lavoro specializzato in esposizione alimentare, epidemiologia, nutrizione umana, malattie croniche legate all’alimentazione e odontoiatria. I cinque Paesi nordici che hanno sollecitato il mandato saranno invitati a partecipare al gruppo di lavoro come osservatori.
Per sviluppare il protocollo circa le modalità di esecuzione della valutazione scientifica, L’EFSA utilizzerà una sua consolidata metodologia: nota come Prometheus – PROmuovere METodi per l’uso delle evidenze nelle valutazioni scientifiche – tale metodologia specifica come l’EFSA seleziona le evidenze, come tali evidenze contribuiscono alla valutazione del rischio e come l’EFSA documenta l’intero processo e i suoi risultati.
In linea con il proprio impegno all’apertura e trasparenza, l’EFSA coinvolgerà i portatori di interesse durante l’intero processo di valutazione. Indirà due consultazioni pubbliche, sollecitando commenti sulla bozza di protocollo nella prima metà del 2018 e sulla bozza di parere alla fine del 2019, e organizzando anche un incontro con i portatori di interesse.
Nel 2010 l’EFSA ha pubblicato un parere scientifico sui valori di riferimento nell’alimentazione per carboidrati e fibre alimentari, che riguardava anche lo zucchero. All’epoca le evidenze disponibili erano insufficienti per impostare un limite massimo per il consumo quotidiano di zuccheri totali o aggiunti. Nuove evidenze scientifiche sono emerse da allora. Vi è stato inoltre un crescente interesse del pubblico per le conseguenze sulla salute derivanti dal consumo di alimenti e bevande contenenti zuccheri.