L’uomo, gli animali e l’ambiente possono essere esposti a più sostanze chimiche da una molteplicità di fonti. Capire come le sostanze chimiche si comportano in combinazione è complesso, e il numero di combinazioni è potenzialmente infinito, per cui il comitato scientifico dell’EFSA ha elaborato uno strumento pratico a uso dei valutatori del rischio che sarà di aiuto e supporto anche ai gestori del rischio.
L’approccio si basa su metodi esistenti e su esperienze a livello internazionale nella valutazione dei potenziali motivi di preoccupazione circa le miscele chimiche.
Il prof. Christer Hogstrand, presidente del gruppo di lavoro sulle miscele chimiche ha chiarito: “La valutazione delle miscele funziona in modo simile a quella con cui affrontiamo la valutazione delle sostanze singole. Normalmente individuiamo prima chi è esposto – persone, animali allevati o animali selvatici come uccelli e api – e in che misura. Poi stimiamo la tossicità della miscela o dei suoi singoli componenti. Infine quantifichiamo il rischio mettendo a confronto l’esposizione congiunta con la tossicità congiunta”.
Ha poi aggiunto: “Per stimare il rischio complessivo, spesso sommiamo le dosi per gli effetti comuni. Ma talvolta le sostanze chimiche interagiscono, il che significa che la loro tossicità aumenta o diminuisce. Generalmente le interazioni di questo tipo non sono comuni, ma vanno verificate, soprattutto in caso di aumento della tossicità. La nostra guida ci consente di farlo per ogni miscela in esame”.
“In definitiva – ha affermato il dott. Robinson, a capo dell’Unità “Comitato scientifico e rischi emergenti” dell’EFSA – questo quadro metodologico è organizzato in modo tale da supportare i gestori del rischio europei e nazionali affinché possano assumere decisioni informate nelle situazioni in cui è necessario tener conto dell’esposizione congiunta a più sostanze chimiche”.
EFSA ha anche elaborato una pagina multimediale e interattiva per aiutare il pubblico a comprendere alcune questioni e concetti di base come “esposizione congiunta” e “tossicità congiunta” alla luce di uno studio del 2018 che ha evidenziato che nel complesso nei cittadini dell’UE la conoscenza delle miscele chimiche, e più in generale degli agenti chimici negli alimenti, è alquanto scarsa.