Emissioni di gas serra in Italia

Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) spiega che c’è un crescente interesse verso il ruolo del ciclo del carbonio degli ecosistemi terrestri in relazione all’andamento dei cambiamenti climatici.

Foreste, aree boschive, ecosistemi naturali producono cibo, fibre vegetali, carburante e molti altri beni e servizi. Non solo immagazzinano una quantità significativa di carbonio organico, ma sono anche essenziali per la biodiversità, il benessere delle persone e per la mitigazione dei cambiamenti climatici. C’è un crescente interesse verso il ruolo del ciclo del carbonio degli ecosistemi terrestri e la sua importanza per le politiche nazionali sulla mitigazione e per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Secondo l’ultimo Inventario Nazionale delle Emissioni dei Gas Serra (GHG) il territorio italiano è composto di boschi e foreste (30% circa), aree coltivate (30%), aree adibite a pascolo (30%), mentre il restante 10% è costituito da insediamenti, aree umide aree classificate in altri modi. La capacità di migliorare e potenziare il sequestro del carbonio negli ecosistemi terrestri potrà rivelarsi un’opportunità molto importante per tagliare le emissioni globali e affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.

“Il Corpo Forestale dello Stato sta lavorando al terzo inventario forestale nazionale in cui saranno pubblicate informazioni circa la capacità di assorbimento di carbonio da parte delle foreste italiane” spiega Maria Vincenza Chiriacò, ricercatrice del CMCC e autrice del libro The Greenhouse Gas Balance of Italy. “Abbiamo bisogni di più ricerche come questa, capaci di fornire dati e informazioni per comprendere le capacità di sequestro del carbonio da parte degli ecosistemi terrestri e i loro usi potenziali nelle strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici”.

Fonte: CMCC

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