Emissioni nazionali di gas serra 2008-2012

Presentato il rapporto della Fondazione Sviluppo Sostenibile con una prima stima delle emissioni nazionali di gas serra 2008-2012

Presentato il rapporto della Fondazione Sviluppo Sostenibile con una prima stima delle emissioni nazionali di gas serra 2008-2012

Secondo il Rapporto presentato lo scorso 15 febbraio dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile il nostro paese ha ridotto le emissioni di gas serra del 7% nel periodo 2008-2012 rispetto ai valori del 1990. Mezzo punto percentuale in più rispetto all’obiettivo del 6,5 fissato dal Protocollo di Kyoto.

Ciò significa che nel 2012 le emissioni di gas serra si sono attestate a circa 465-470 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (MtCO2eq), 20 milioni in meno rispetto al 2011. Si tratta, rileva nella presentazione Edo Ronchi, che al tempo della sottoscrizione del protocollo era Ministro dell’Ambiente, di un traguardo che quando fu sottoscritto era da molti ritenuto costoso e non necessario ed invece per l’Italia le misure da attuare per centrare questo obiettivo, essenzialmente efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili, potevano rappresentare anche un’importante opportunità economica, come nei fatti è poi avvenuto.

Il risultato certifica il fatto che il percorso di de-carbonizzione iniziato in Italia sta dando i suoi frutti ed è importante che prosegua, ha dichiarato alla stampa il Ministro Clini, “secondo le linee indicate dal piano nazionale definito dal Governo per raggiungere gli obiettivi già fissati in sede europea al 2020 e al 2030”.

Nell’analisi non si sottovaluta il fatto che la crisi economica abbia contribuito alla diminuzione delle emissioni, ma molto si attribuisce anche al miglioramento delle performance ambientali del sistema economico nazionale, in particolare al contribuito dato dall’energia rinnovabile e dal miglioramento dell’efficienza energetica. In questi settori c’è stata una vera e propria accelerazione: il contributo delle rinnovabili è raddoppiato in cinque anni e il miglioramento dell’efficienza energetica ha consentito una riduzione della domanda stimata tra 5 e 15 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Tale miglioramento è confermato dagli indicatori di intensità carbonica ed energetica del PIL, che negli ultimi anni hanno registrato più alti tassi di riduzione delle emissioni di gas serra e dei consumi energetici per unità di Prodotto Interno Lordo.

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