Grazie a questo specifico software, per ciascun programma viene inserito l’ammontare del finanziamento in euro, individuando così i termini quantitativi dell’intervento da realizzare e di conseguenza le emissioni climalteranti che ne derivano.
Questo strumento operativo consentirà al decisore pubblico, a partire dalle Amministrazioni regionali, di orientare la pianificazione dei programmi finanziati con fondi comunitari verso una crescita sostenibile che assicuri un basso impatto delle emissioni di CO2 in tutti i settori interessati dall’intervento (trasporti, edilizia, energia, ecc.).
Il modello e i risultati delle applicazioni sono stati presentati a tutti i potenziali utilizzatori, tra cui le Autorità di Gestione Nazionali e Regionali, i Nuclei di Valutazione e le Autorità Ambientali dei Fondi, nel corso del seminario “Cambiamenti climatici e Indicatori comuni: Il Modello CO2MPARE per la stima degli effetti dei Programmi Operativi sulle emissioni di gas a effetto serra”, organizzato dal Sistema Nazionale di Valutazione, in collaborazione con l’ENEA, nell’ambito delle attività per la Programmazione comunitaria 2014-2020.
Realizzata da un gruppo di lavoro dell’ENEA nell’ambito di un progetto comunitario, questa metodologia è stata sviluppata da un consorzio che comprende anche ECN (Paesi Bassi), Énergies Demain (Francia), UCL (Regno Unito), ENVIROS (Repubblica Ceca), CRES (Grecia), nonché 5 regioni europee, tra le quali l’Emilia-Romagna e la Puglia.