Per il Presidente Piero Gnudi, quando vediamo un incidente grave, per noi è una grande sconfitta. Per Samy Gattegno di Confindustria gi appalti quindi possono dare luogo a concorrenza sleale, abbiamo gare con sconti del 50-60%.
Nel corso dell’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, saranno organizzati centinaia di eventi come workshop tematici, cineforum sulla sicurezza, virtual safety walks, condivisioni di best practice e simulazioni di sicurezza, che coinvolgeranno gli oltre 80.000 dipendenti che lavorano nei 23 Paesi del mondo in cui è presente il Gruppo Enel.
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Grazie all’impegno profuso dall’Enel, negli ultimi 5 anni gli indici della sicurezza in azienda sono migliorati, con riduzione del:
– 65% della frequenza
– 44% della gravità.
“Ma non potremo ritenerci soddisfatti -ha detto l’ad Fulvio Conti- finché non avremo raggiunto il traguardo zero infortuni”.
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“Quando vediamo -ha continuato Gnudi- che in azienda c’è un incidente grave, per noi è una grande sconfitta. Abbiamo fatto progressi notevoli sul fronte della sicurezza sul lavoro, ma non siamo ancora soddisfatti perché il nostro obbiettivo è arrivare a incidenti ‘zero'”. Gnudi ha chiesto ai responsabili aziendali della sicurezza di essere ‘severi’, e si è detto certo che “quando celebreremo la quarta settimana internazionale della sicurezza i dati sugli infortuni saranno ulteriormente migliorati”.
“Dall’inizio del 2010 abbiamo avuto, in azienda e nelle ditte appaltatrici, 22 morti. Per noi è assolutamente inaccettabile. Il nostro inderogabile obiettivo rimane quello di ‘incidenti zero'”.
Così, ricordando per nome le persone che nel corso del 2010 hanno perso la vita lavorando per l’Enel, è intervenuto Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale dell’Enel. “Si tratta – ha spiegato Conti – di una Settimana che abbiamo voluto per diffondere la cultura della prevenzione e aiutare l’Enel a raggiungere l’obiettivo ‘infortuni zero'”. Conti ha ricordato “l’intensa attivtà di formazione svolta dall’azienda: più di un milione di ore erogate nel 2009 sulla sicurezza, un dato che ha contribuito a ridurre gli infortuni del 65% negli ultimi cinque anni”.
“Se togliamo il 50% di infortuni sul lavoro che sono in itinere, cioè per le strade, l’altro grande problema degli infortuni è legato agli appalti”. Ha puntato il dito sulle gare di appalto, specialmente su quelle al ribasso, Samy Gattegno, presidente del Comitato tecnico per la sicurezza di Confindustria, intervenendo a Roma. “Quello degli appalti – spiega Gattegno – non è un problema facile da risolvere, di sicuro dobbiamo qualificare bene le aziende all’interno delle quali cerchiamo i nostri fornitori”. “Dobbiamo fare in modo – ribadisce l’esponente di Confindustria – che siano aziende sane all’interno delle quali non si verifichino incidenti”. Gli appalti quindi possono dare luogo “a una concorrenza sleale”, soprattutto quando “abbiamo gare con sconti del 50-60%”, conclude Gattegno.
(LP)