Le nuove regole, quindi, intendono tutelare i consumatori e favorire il commercio e le importazioni. I generi alimentari ha affermato il Commissario per la salute, Androulla Vassiliou -, prodotti o importati in uno Stato membro, devono essere sicuri per i consumatori di tutti gli Stati europei.
La normativa sui residui antiparassitari, che interessa circa 1.100 sostanze utilizzate in agricoltura allinterno e allesterno dellUE, elenca i livelli massimi di residui per unampia gamma di prodotti, come, ad esempio, le carni, il latte, la frutta, la verdura, lenoci, le spezie, i mangimi.
I limiti si applicano sia ai prodotti freschi, sia a quelli sottoposti a trasformazione, diluizione no concentrazione.
In passato, per alcuni pesticidi, lUnione europea aveva stabilito dei livelli massimi, mentre i singoli Stati membri avevano la facoltà di stabilirne altri, co n la conseguenza che i residui non tollerati in un Paese, perché superiori al limite fissato, in un altro erano invece considerati accettabili, mentre per talune sostanze non esisteva alcun limite. La mancanza di uniformità era perciò motivo di confusione tanto per gli operatori quanto per i consumatori.
La nuova normativa, nello stabilire i livelli massimi, tiene conto soprattutto delle esigenze delle fasce più vulnerabili dei consumatori, com neonati e bambini, e sancisce questo importante principio: la sicurezza alimentare viene prima della protezione delle piante.
La Commissione europea si riserva la facoltà di controllare che tutti i Paesi membri dellUE facciano rispettare la nuova normativa.
Per verificare i livelli massimi stabiliti per determinate sostanze o colture è possibile consultare la banca dati on-line sui residui di antiparassitari.
(LG-FF)